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Reumatologia e Malattie rare, nuova struttura all'ospedale San Giovanni Bosco

1 mese fa 3
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Inaugurata la struttura di Reumatologia e Centro malattie rare (Cmid) e degli ambulatori e Day hospistal al San Giovanni Bosco di Torino. La cerimonia si è svolta lunedì 29 luglio alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, del prefetto di Torino, Donato Giovanni Cafagna, e dell’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi.

La ristrutturazione

La struttura si trova all'ottavo piano del corpo di fabbrica B e si sviluppa su una superficie di 560 mq circa e ha visto la necessità di:

  •  porre in sicurezza l’intradosso del solaio sovrastante, preservandolo da problematiche di sfondellamento o distacco di intonaci;
  • realizzare le reti fluidiche per l’alimentazione degli impianti di climatizzazione, con derivazione dalla distribuzione principale presso il piano interrato, con la realizzazione ad ogni piano degli stacchi per consentire la connessione dei futuri impianti di climatizzazione;
  • realizzare una struttura reticolata portante in aderenza al solaio formata a maglie, vincolate direttamente alle travi e ai pilastri perimetrali. Tale struttura è stata specificatamente realizzata per la sospensione dei pannelli radianti complanari con il controsoffitto, per non gravare sui solai” spiega l’Ing. Maria Teresa Lombardi.

La progettazione architettonica degli ambienti ha tenuto conto della emergenza covid-19, recependo le esigenze sanitarie, tali da consentire la versatilità di utilizzo degli ambienti, ovvero otto ambulatori più un locale Day Hospital Cmid, dotato di 4 posti letto oppure, nei periodi di emergenza sanitaria, reparto di degenza per un complessivo di 18 posti letto più un posto letto per isolamento da contatto.

Si è proceduto all’adeguamento architettonico dei locali, realizzando nuovi:

  •    blocco bagni per gli utenti, comprensivo di servizi igienici accessibili;
  •    blocco bagni per il personale;
  •    deposito pulito e deposito sporco;
  •    degenza per l’isolato con servizio igienico dedicato;
  •    ambulatori e day hospital, convertibili a stanze degenza;
  •    soggiorno per l’attesa dei pazienti.

Cosa si offre

La Struttura di Reumatologia garantisce: offerta assistenziale e multidisciplinare per la gestione di terapie con farmaci biotecnologici e sostituzione enzimatica per i pazienti con malattia rara, laboratorio di autoimmunità per analisi di secondo e terzo livello, servizio di ecografia articolare, artrocentesi, terapia infiltrativa intra-articolare, diagnostica specialistica (Capillaroscopia e termografia, biopsia cutanea e grasso peri-ombelicale, biopsia su rene nativo in regime ambulatoriale per le patologie sistemiche)

La struttura di Reumatologia, la cui responsabile è la dottoressa Daniela Rossi, è integrata nel centro di Eccellenza per le Malattie Nefrologiche, Reumatologiche e Rare, Ospedale Hub San Giovanni Bosco-ASL Città di Torino e Università di Torino, diretta dal prof. Dario Roccatello.

Caratteri distintivi della Struttura di Reumatologia:

•     Unico membro in Piemonte dell’ERN-ReConnect, la Rete di Eccellenza Europea per le Malattie Reumatologiche Rare e Complesse:

•     membro dell EULAR Network of Trial centres (ENTRI) ed unico centro italiano parte dello Steering Committee.

•     Accreditamento AIFA per la sperimentazione clinica di Fase I

•     Lupus Clinic (attribuzione da parte dell’associazione Italiana dei pazienti affetti da Lupus)

La Struttura di Reumatologia garantisce

•     ampia offerta assistenziale e multidisciplinare per la gestione di terapie con farmaci biotecnologici e sostituzione enzimatica per i pazienti con Malattia Rara.

•     laboratorio di autoimmunità per analisi di II e III livello

•     Servizio di ecografia articolare, artrocentesi, terepia infiltrativa intraarticolare

•     Diagnostica specialistica (Capillaroscopia e termografia, biopsia cutanea e grasso peri-ombellicale, biopsia su rene nativo in regime ambulatoriale per le patologie sistemiche)

ll gruppo di ricercatori del Centro

•     ha in attivo oltre 550 contributi indicizzati su PubMed/Scopus, ad includere numerose pubblicazioni su riviste ad alto Impact Factor, indicizzate nel primo 10% del primo quartile di categoria, ad includere Nature Medicine, Nature Primer, Lancet Oncology, Nature Review Rheumatology, Nature Review Nephrology Annals of RheumaticDiseases, Autoimmunity Reviews.

•     coordina quattro Master Universitari, ad includere Reumatologia Pratica per medici, Immuno-Nefrologia per medici, Malattie Rare per lauree sanitarie, Linfologia per fisioterapisti e infermieri

vanta prestigiose collaborazioni (Lupus Unit St Thomas Hospital, London, UK; Lupus Unit University of San Francisco, California, USA; Mayo Clinic, Rochester, USA).

“È importante continuare a investire in sanità con interventi strutturali - dichiara Alberto Cirio - e implementare l’offerta sanitaria in settori di eccellenza come quello che si inaugura oggi. Crediamo nella sanità pubblica che rimane il nostro faro e continueremo a lavorare con un approccio innovativo, che unirà il mondo socio sanitario con il mondo della salute.”

“Sono qui per portare i saluti e la vicinanza anche di tutta la Pubblica Amministrazione, dello Stato, per un’iniziativa così importante quale l’apertura di un nuovo reparto dedicato alle malattie rare - ha commentato Donato Giovanni Cafagna.”

“Mantenere un Presidio Sanitario di altissimo profilo come quello in cui ci troviamo - afferma Federico Riboldi - è una delle carte che dobbiamo giocarci perché questi quartieri possano tornare ad un livello di servizi essenziali adatti per ospitare al meglio gli abitanti della nostra comununità.”

“Occorre dare risposte alle tante famiglie che ogni giorno devono confrontarsi con le malattie rare. Il Piemonte sarà al loro fianco integrando appieno sociale e sanità - sottolinea Maurizio Marrone.”

“Oggi siamo qui a parlare di un ospedale che in questi anni è cresciuto molto. Il San Giovanni, dichiara Carlo Picco,  è un ospedale di secondo livello è un hub ed è un caso abbastanza unico a livello nazionale che un HUB, cioè un ospedale di secondo livello, sia gestito da un’ASL, anziché da una Azienda Autonoma. Proprio ieri, un ragazzo è stato accoltellato; questo ragazzo 5 anni fa non sarebbe stato salvato, non sarebbe vivo perché in questo ospedale non c’era la CardioChirurgia e noi abbiamo fatto la CardioChirurgia. Quindi possiamo verificare con mano come questo ospedale sia cresciuto e sia arrivare a prestazioni di altissimo livello. Ma non è solo questo che abbiamo fatto, il reparto del Prof. Comandone, uno dei Coordinatori della Rete Oncologica; qui abbiamo ristrutturato il Day Hospital Oncologico. Abbiamo incrementato e quasi raddoppiato il Pronto Soccorso; abbiamo fatto le nuove Sale Angiografiche; abbiamo una terapia intensiva al settimo piano, utilissima e polifunzionale che serve la complessità di questo ospedale; abbiamo la Chirurgia Toracica e un ROBOT chirurgico. Qui esiste il Centro di Riferimento Regionale per le malattie rare ma la logistica non era adeguata a tutta l’attività presente di presa in carico dei cittadini e di ricerca. Con il Prof. Roccatello stiamo portando avanti il progetto di realizzare all’interno dell’ASL un IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico).”

“La Struttura di Reumatologia, sottolinea Dario Roccatello, ospita il Centro di Coordinamento della Rete Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valla d’Aosta, titolare del Registro (circa 44.000 pazienti) che ha promosso lo sviluppo di 20 consorzi multidisciplinari per la stesura di percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali per gruppi omogenei di malattie intesi ad ottimizzare l’appropriatezza prescrittiva e la presa in carico dei pazienti con malattia rara in Piemonte e in Valle d’Aosta.”

"Il Reparto di Reumatologia, completamente rinnovato, si prefigge di migliorare la qualità della vita dei pazienti con malattie reumatologiche, ad includere quelle rare e complesse, fornendo il più alto standard di assistenza clinica multidisciplinare, garantendo un accesso facilitato alle cure ed ai servizi, e promuovendo corsi di educazione alla malattia per pazienti e loro familiari", ha dichiarato Michele Morandi.

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