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La Roma sembra aver finalmente trovato la svolta della sua stagione. Dopo un avvio altalenante e momenti di difficoltà, i giallorossi hanno conquistato con merito gli ottavi di finale di Europa League e ora puntano a scalare posizioni anche in campionato. La classifica sorride alla squadra di Ranieri, che con una vittoria sul Monza potrebbe avvicinarsi sensibilmente ai posti che contano per l’Europa.
Un risultato quasi miracoloso, considerando le difficoltà affrontate nella prima parte della stagione. La Roma ha un buon organico, ma la presenza di Paulo Dybala fa spesso la differenza. L’argentino, quando in forma, è il vero fulcro del gioco giallorosso, l’uomo che accende la squadra e la trascina verso i risultati. Se Dybala c’è, la Roma ha una marcia in più, altrimenti diventa un’altra squadra, meno incisiva e meno temibile per gli avversari.
L’importanza dell’Olimpico e il cambio di mentalità
Uno degli aspetti più evidenti della crescita della Roma è il fattore Olimpico. Lo stadio si sta dimostrando un vero fortino, non solo per i numeri ma anche per l’impatto emotivo che ha sulla squadra. La gara contro il Porto ha dimostrato come il pubblico possa fare la differenza: dopo il gol subito, c’era il rischio di un crollo psicologico, ma la spinta dello stadio ha rimesso in carreggiata la Roma, che ha reagito da grande squadra.
Un altro aspetto fondamentale della crescita giallorossa è la continuità nei risultati. Ranieri sta riuscendo a eliminare le classiche pause mentali che spesso hanno penalizzato la Roma, migliorando la tenuta nelle singole partite e nel lungo periodo. Il lavoro sulla mentalità sta portando risultati concreti e ora i giallorossi appaiono più solidi anche nei momenti di difficoltà.
I protagonisti della rinascita giallorossa
Se Dybala è la stella indiscussa, ci sono altri giocatori che stanno emergendo e prendendo sempre più responsabilità. Angelino, ad esempio, sta crescendo a vista d’occhio: inizialmente criticato, con Ranieri ha trovato la sua dimensione ed è diventato una risorsa preziosa. Il suo contributo in fase offensiva, con cross mai banali e scelte sempre intelligenti, è stato determinante, come dimostrato nell’azione del gol di Pisilli contro il Porto.
Anche Mancini sta mostrando una maturazione evidente. Il difensore ha ridotto gli interventi impulsivi, ha migliorato la gestione delle ammonizioni e ora si distingue per leadership e affidabilità. La crescita di alcuni singoli si riflette su tutta la squadra, che appare più equilibrata e meno soggetta a cali di concentrazione.
Il sogno di una finale tutta romana
Con il passaggio del turno in Europa League, molti tifosi iniziano a sognare in grande: una finale europea con Roma e Lazio sarebbe uno scenario clamoroso. Un derby continentale che scatenerebbe un’onda di entusiasmo mai vista nella Capitale.