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Roma-Monza, striscione fascista in Curva Sud: è il testo di una canzone di estrema destra

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Fantasmi del passato, come recita uno stendardo nella curva romanista. Ma gli spettri del ventennio fascista non restano celati, ma esposti senza troppi fronzoli e giri di parole. All’Olimpico, prima di Roma-Monza, al centro della Sud, epicentro del tifo giallorosso, appare un lungo striscione firmato Roma, uno dei gruppi ultras romanisti : «Io ce resto su ‘sta strada finché mi reggono le gambe. È co’ sto core e co’ sta faccia che so’ diventato grande». La frase è una riproposizione delle parole della canzone Er Camerata della "Innato senso di allergia”, band musicale della scena dell’estrema destra identitaria che nel 2007 pubblicò l’album Quando c’era Lui. Ogni riferimento non è affatto casuale, ma assolutamente voluto. Così come che nella curva romanista, spostatasi politicamente un bel po’ a destra negli ultimi anni, non manchino striscioni e bandiere con ammiccamenti e riferimenti espliciti al passato fascista. Qualche fila sopra, ad esempio, sventola tranquillamente il drappo di “Giovinezza”, altro gruppo ultras. E proprio il Gruppo Roma, i firmatari dello striscione incriminato, nel recente passato avevano dato alle stampe sciarpe e bandiere con il messaggio “Roma Marcia Ancora”, giocando con le parole sulla Marcia su Roma del 1922.

Neanche una settimana fa, in concomitanza con la trasferta di Parma, nel settore del Tardini occupati dai tifosi romanisti è apparso un adesivo raffigurante la Stella di David insieme allo stemma della Lazio e la scritta «Peggior nemico». Episodi tutt’altro che isolati nel panorama ultras romano. Solo lo scorso gennaio, alla vigilia dell’ultimo derby di campionato, era apparso un cartellone, affisso su un cavalcavia cittadino, con la scritta «Laziale ebreo» e due svastiche. Nel marzo 2023, in occasione sempre di un Lazio-Roma, uno spettatore tedesco fu identificato mentre indossava una maglia biancoceleste con la scritta "Hitlerson 88" e successivamente bandito dalla Lazio dallo Stadio Olimpico. Nel 2017 alcuni ultras della Lazio, confinati in Curva Sud per la squalifica della Nord in occasione di una gara col Cagliari, tappezzarono il covo del tifo romanista con adesivi raffiguranti Anna Frank in maglia giallorossa. Un altro grave precedente, risalente al gennaio 2006, portò alla squalifica dell’Olimpico romanista: in Curva Sud apparse lo striscione «Lazio-Livorno stessa iniziale stesso forno».

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