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E’ passato del tempo ma non sono più chiari i motivi dell’annullamento delle elezioni in Romania con rinvio a data da destinarsi. Le cause ufficiali parlano di problemi legati a TikTok e alla diffusione che il candidato vincente Georgescu sarebbe riuscito a ottenere tramite la piattaforma cinese, ma i motivi della Corte Costituzionale sono stati resi pubblici, e di accuse effettivamente illegali non c’è traccia.
Quelle messe insieme finora riguardano le posizioni di Georgescu, e anche in questo caso, nulla è fuori legge: il candidato sarebbe eccessivamente anti-Nato e filoputiniano, per non dire euroscettico. Un elenco confuso di difetti dei quali ancora non si capisce l’illiceità.
“In questo giorno, lo Stato Rumeno ha preso la democrazia e l’ha calpestata”, commenta Călin Georgescu nel messaggio diffuso poco dopo l’annullamento: “La decisione presa dalla Corte Costituzionale è più di una controversia giuridica, è fondamentalmente un colpo di Stato ufficializzato. Lo Stato di diritto è in coma indotto, e la giustizia subordinata agli ordini politici ha praticamente perso la sua essenza”.
Poi l’appello agli elettori: “E’ tempo di dimostrare che siamo un popolo coraggioso, che sa che il diritto e il futuro della nazione rumena sono nelle nostre mani”.
Qui il VIDEO-appello | 9 dicembre 2024