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Redazione 13 giugno 2024 15:41
Torino è tra le tre città italiane coinvolte nel progetto pilota 'TakeBack: ReMed', l’iniziativa per la raccolta e il riciclo delle 'penne' monouso che vengono utilizzate per la cura di diabete, obesità e malattie rare. Nella città di Torino viene utilizzato circa il 3,5% degli oltre 17 milioni di penne preriempite che ogni anno vengono vendute in Italia in 12 mesi. La sperimentazione parte dunque da questi numeri e si svilupperà grazie a un accordo con Federfarma che ha promosso l’adesione di 80 farmacie cittadine e fornirà i dati di raccolta. In questi presidi, i cittadini troveranno il kit per la raccolta composta da buste di raccolta delle penne utilizzate che saranno distribuite ai cittadini. Ogni busta potrà contenere tra le 10 e le 15 penne e si stima una previsione di retourn rate - ovvero la risposta di restituzione da parte della cittadinanza - del 25%.
A conferma dell’importanza che progetti come questo hanno sull’ambiente in termini di risparmio di CO2, ci sono i dati che arrivano dalle esperienze già avviate in altri paesi: nel Regno Unito, ad esempio, si è ottenuto un risparmio del processo di smaltimento pari a circa il 90% passando da 26g a 3g di CO2. Le penne raccolte a Torino saranno poi trasferite in Danimarca per completare il ciclo di recupero. Grazie a diverse partnership locali, infatti, Novo Nordisk raccoglie, stocca e spedisce le penne usate in Danimarca, per poi trasformarle in materie prime seconde utilizzate per la creazione di oggetti di uso comune, come sedie, lampade, vasi e molto altro. Le penne monouso adesso sono riciclabili fino all’85%.
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