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Claudio Brigliadori 11 gennaio 2025
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«Ma ma ma... signor ufficiale giudiziario, si vergogni!». Non trova quasi le parole Mario Giordano, che comincia il 2025 esattamente come ha finito il 2023 e il 2024: conducendo la sua crociata contro i ladri di casa e gli abusivi imputini e impenitenti.
Immigrati e italianissimi che fregandosene delle leggi e del rispetto del vivere civile rubano letteralmente villette e appartamenti altrui e anche di fronte alle telecamere, palesemente in torto, anziché chiedere perdono o accampare scuse preferiscono ridere in faccia alle vittime o minacciare loro e gli inviati.
Certo, se poi a dar loro man forte ci pensa pure la giustizia nostra, la situazione si fa sempre più complicata e grottesca. «La cosa che mi manda ai pazzi - si agita Giordano in studio a Fuori dal coro, su Rete 4, nella prima puntata post-vacanze natalizie - è che non ci sia nessuno che faccia loro rispettare le leggi. C’è uno sfratto esecutivo? Ci sono sentenze? Che vengano sfrattati».
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Accanto al conduttore c’è Maria Teresa, signora a cui è stato occupato illegalmente un immobile. «Da maggio a oggi l’ufficiale giudiziario si è presentata in quella casa?», le domanda. «Sì, ma non è riuscito a notificare perché i campanelli sono staccati e non c’è il nome della signora sul campanello e sulla cassetta postale. E quindi non può...», allarga le braccia lei.
«Allora si ferma lì - commenta Giordano -. C’è una sentenza d’arresto, uno cambia nome sul campanello e non lo arrestano più?». A scandalizzarlo di più, forse, ci sono solo le immagini dei nordafricani in piazza Duomo a Milano che hanno festeggiato il Capodanno a suon di molestie e Allah Akbar. Uno strisciante, inquietante clima da allerta terroristica. E Giordano sbotta: «Cosa aspettiamo a svegliarci?».