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Roberto Tortora 08 gennaio 2025
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Itia e Wada sono due acronimi diventati quasi onnipresenti nel mondo del tennis negli ultimi mesi del 2024 e anche all’alba del nuovo anno, soprattutto per i casi che riguardano Jannik Sinner, numero 1 del ranking ATP, e tra le donne la polacca Iga Swiatek, attuale numero 2 del seeding femminile alle spalle della Sabalenka.
Così come il campione azzurro, anche per lei c’è stata l’ondata mediatica di insulti scatenata dall’australiano Nick Kyrgios, che non si è risparmiato dopo la sospensione della Swiatek per una mese da parte dell’Itia in seguito al controllo antidoping effettuato a sorpresa ad agosto, dal quale è emersa la positività alla trimetazidina.
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Tanto fango, però, la Swiatek non lo ha più retto e, al contrario di Sinner, rimasto in rigoroso silenzio, la tennista polacca ha sfogato tutta la sua amarezza in una recente puntata del podcast 'Tennis Insider Club' in cui non le manda a dire a Kyrgios: "Mi sento in pace con me stessa, perché non ho fatto nulla di male, ma è difficile vedere come quasi nessuno la pensi allo stesso modo ed essere trattata come se fossi una bugiarda. Ho lottato per realizzare i miei sogni e tutto questo porta le persone a non riconoscere i miei sforzi e i miei risultati, come se mi guardassero in modo diverso. Ricordo che ero a casa mentre si svolgevano le indagini e in tanti venivano a chiedermi autografi e selfie. In quei momenti pensavo: 'Cosa continueranno a fare, quando la questione verrà alla luce?'".
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Kyrgios, senza troppo tatto, aveva commentato così la positività dei due campioni: "Due numeri uno del mondo condannati per doping è qualcosa di disgustoso per il nostro sport. È un aspetto orribile. Dà un’immagine orrenda. Io ne parlo, perché non abbastanza persone lo fanno. Preferiscono nasconderlo sotto il tappeto".