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Siria, le ripercussioni in Libano: “L’Iran non potrà più fornire armi a Hezbollah” | Elena Basile

4 settimane fa 4
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L’Europa ha sospeso lo status di profughi rifugiati ai siriani. Il regime che li perseguitava è caduto e Israele ha occupato tutta la zona cuscinetto in attesa di nuovi accordi con il nuovo Governo.
In diretta Elena Basile, Giornalista, Scrittrice ed Ex Ambasciatrice.

“Le speranze sono che inizi un processo democratico a Ginevra e che tutti gli attori partecipino. Addirittura si parla di una partecipazione della Russia, dell’Iran e di questi terroristi che hanno preso il potere che forse hanno appreso la lezione ma io a questo non credo molto. Delle formazioni politiche nascono e difficilmente cambiano completamente identità.

La speranza è un processo democratico che riporti la Siria a un periodo migliore rispetto a quello che è stato con la dittatura di Assad. Soprattutto per il popolo siriano ormai martoriato da più di un decennio da guerre civili e incursioni”.

Quali ripercussioni avranno invece i libanesi?

“Sicuramente il Libano, per quel che riguarda gli Hezbollah, ha subito dopo gli attacchi israeliani questo arretramento dell’Iran che non potrà più attraverso la Siria dare le armi agli Hezbollah, motivo per cui quest’ultimi sono in perdita. Questo potrebbe essere un fattore non così negativo ossia se Israele riesce definitivamente a domare gli Hezbollah allora il Libano potrà evitare nuovi massacri da parte del Governo terrorista di Netanyahu. Il dubbio è che gli Hezbollah sono stati decimati nelle loro cariche apicali ma sono ancora lì e continuano a dare fastidio. Vedremo”.

Un Giorno Speciale | 10 novembre

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