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Sora, donna in ospedale per l?influenza scopre gravidanza a rischio. Il marito: «Hanno salvato mio figlio»

10 ore fa 1
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Incinta va in ospedale per i forti sintomi influenzali, ma i medici scoprono che la sua gravidanza è a rischio e salvano la vita al bimbo. Protagonista della storia di “buona sanità” una giovane donna di Sora. Tutto ha avuto inizio qualche notte fa quando una giovane mamma, alla sua seconda gravidanza, avverte sintomi strani e abbastanza preoccupanti tanto da farla decidere di andare al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Trinità di Sora.

La giovane al sesto mese di gravidanza, accompagnata dal compagno, si reca al nosocomio di Sora, riferisce sintomi influenzale, ma anche una sensazione di palpitazione e spossatezza che non riesce a ben spiegare. La paziente, come da protocollo, viene accompagnata a fare una consulenza ginecologica nel reparto Ostetricia dove viene assistita dalla dottoressa Stefania Silani e dall’ostetrico di turno Giuseppe Tringali che effettuati tutti i controlli del caso la rassicurano che per quello che riguarda il bimbo è tutto a posto. A questo punto doveva essere solo dimessa e fare rientro a casa, ma i malesseri non accennavano a diminuire. Persistono spossatezza e sensazione di malessere generale.

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Gli esami che hanno fatto emergere la verità

A questo punto viene sottoposta ad esami ematici ed anche cardiologici e proprio i risultati di questi ultimi hanno fatto scattare l’allarme.  I risultati hanno evidenziato un versamento cardiologico che se ignorato avrebbe potuto avere conseguenze davvero gravi per mamma e, ovviamente anche per il bambino. A questo punto viene richiesto l’immediato trasferimento in codice rosso in un ospedale della capitale. Nel frattempo la donna e il piccino nella sua pancia vengono continuamente ed attentamente monitorati. Alle tre e mezza della notte arriva l’eliambulanza e la donna viene trasferita d’urgenza in una struttura di terzo livello di Roma».

Il racconto del mnarito

A raccontare la storia sui social è stato il marito Matteo Pascazi. «Volevo fare i miei più sentiti ringraziamenti a tutto il personale del pronto soccorso di Sora», ha scritto l’uomo. Che poi ha aggiunto: «Posso dire a gran voce di aver visto l'educazione, professionalità ma soprattutto umanità ho visto e sentito il calore delle loro parole riguardo il pericolo che purtroppo stava attraversando il mio ‘amore’ hanno utilizzato tutta la scrupolosità del caso ho visto e sentito davvero umanità! Un grazie speciale anche se non ricordo i loro nomi va alla ginecologa, anestesista e il cardiologo. E’ giusto che sia così perché più delle volte si sentono solo cose brutte, invece posso confermare che mi hanno fatto sentire a casa: grazie per tutto soprattutto per l'umanità utilizzata».

Un post semplice ed emozionante per ringraziare il personale del Pronto Soccorso, del reparto ostetricia, il cardiologo chiamato ad intervenire con urgenza e l’anestesista dell’Ospedale di Sora per la competenza e lo scrupolo con cui hanno trattato il suo “Amore” ma anche il piccolo che attendono e che nascerà fra qualche mese.

Insomma, davvero una bella storia di efficienza e professionalità della sanità pubblica che non è passata inosservata grazie all’uomo che ha voluto mettere in rilievo, non solo l’attenzione e la professionalità, ma soprattutto la rete di umanità scattata intorno ai protagonisti, una giovane famiglia in attesa del loro secondogenito.

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