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Attimi di tensione e scompiglio La Volta Buona, il programma di Caterina Balivo in onda su Rai 1, dove si affrontava un tema delicato quale: la maternità in età avanzata. Tra gli ospiti in studio ecco Antonella Boralevi, la quale ha espresso un’opinione critica, sottolineando come a suo giudizio i diritti dei bambini debbano essere prioritari rispetto al desiderio dei genitori: "Un figlio non è un diritto, ma un dono che va rispettato", ha scandito.
Boralevi, a stretto giro, ha anche evidenziato le difficoltà fisiche che potrebbero emergere per le mamme che decidono di avere figli in età più avanzata. Tuttavia, il dibattito ha preso una piega tesa quando la conduttrice ha invitato altre ospiti, come Ramona Badescu e Youma, a dire la loro. Boralevi, sentendosi interrotta, ha risposto seccamente: "Non avevo affatto concluso, ci sono tanti temi da approfondire... Se poi mi ridai la parola".
Ne è seguito un momento di gelo, al termine del quale hanno preso parola le due madri, entrambe cinquantenni. Ramona Badescu ha replicato: "Parlare di diritto è sbagliato. Una donna può avere un figlio in età avanzata per mille motivi, e oggi la scienza lo rende possibile". Anche Youma ha sostenuto che non si tratti di un’età così estrema, aggiungendo che la scelta dipende dalle circostanze personali.
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Caterina Balivo, cercando di riportare serenità in studio, ha osservato che avere un figlio a 50 anni significa inevitabilmente affrontare la maternità in una fase di vita diversa: "È indubbio che quando tuo figlio avrà 20 anni tu ne avrai 70, ma questo non toglie che io sarei felicissima di diventare madre a quell’età". La Boralevi, da par suo, è rimasta sulle sue posizioni: "Essere pienamente figlio significa non considerarlo una cosa da prendere dallo scaffale". Un parere, va detto, piuttosto radicale.