Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

Totò Schillaci, la lettera commovente del figlio Mattia: «Tu un supereroe, non ti lascerò mai»

2 ore fa 1
ARTICLE AD BOX

Il post sui social del figlio nato nel 1990 e che vive a Oporto, dove fa l'odontoiatra: «Gli ultimi giorni passati insieme ti hanno reso più debole e fragile, sia fisicamente che emotivamente. Quel bastardo ti ha preso e stramazzato»

 «Tu un supereroe, non ti lascerò mai»

Sabato 21 Settembre 2024, 09:03 - Ultimo aggiornamento: 09:06

Ha vissuto le ultime settimane accanto a lui. Perché per Mattia Schillaci, Totò non era l'eroe delle notti magiche ma suo papà. E lui, nato nel 1990 e ora a Oporto, in Portogallo, dove fa l'odontoiatra, ha scelto un lungo post sui social per l'ultimo, tenero, messaggio: «Ciao papà, mi sono preso un po’ di tempo prima di scriverti. Il vuoto che hai lasciato è enorme. Tutti ti hanno conosciuto come l’eroe delle notti magiche, ma purtroppo per loro nessuno ti ha conosciuto come padre. Sei stato, e sarai per sempre, il mio migliore amico. Sei stato l’esempio più bello, il supereroe che tutti i bambini sognano quando chiudono gli occhi. Te ne sei andato via così, all’improvviso, come facevi tu: sempre a stupire, senza preavviso. Un macigno nel cuore, nell’anima, una pugnalata nel petto, una ferita enorme, e le cicatrici rimarranno per sempre».

Mattia, al termine di tre giorni di grande dolore, ma anche di grande amore da parte della gente, ha tirato fuori i sentimenti che gli si agitano in cuore, rivolgendosi direttamente a Totò: «Ti amerò per sempre, ti porterò sempre nel mio cuore, quel cuore che si è dimezzato ora che sei lontano da me. Nessuno potrà spezzare il nostro legame, fatto d’amore, sincerità e rabbia: due compagni che hanno viaggiato insieme, dal giorno in cui mi hai messo al mondo al giorno in cui mi hai lasciato. Il tuo sangue scorrerà sempre nelle mie vene e la tua presenza sarà costante, ricorrente, fissa nella mia vita. Gli ultimi giorni passati insieme ti hanno reso più debole e fragile, sia fisicamente che emotivamente. Quel bastardo ti ha preso e stramazzato; probabilmente era più tifoso lui di molti altri, tanto da non abbandonarti fino alla fine. Che ci vuoi fare? Me lo dicevi sempre tu che, a volte, questi tifosi ti massacravano, ma questo è stato proprio asfissiante. Però tu hai combattuto come un leone, il tuo cuore era d’acciaio, eri legato alla vita. Così mi ha detto quella dottoressa con gli occhi azzurri, in quel reparto, negli ultimi giorni. Sei nato combattendo e sei andato via allo stesso modo. Forse ha vinto lui, forse. Perché in realtà non è così: noi saremo sempre insieme, ovunque tu sia.
Ti avevo promesso che sarei stato con te fino alla fine, ma ti ho mentito, perché tra me e te, tra il nostro legame, nel nostro amore, non ci sarà mai fine. Ora non so davvero come sarà senza di te, non so se il tempo sanerà e curerà questa ferita, ma so che tu mi aiuterai e guiderai, ne sono certo.
Ti amo infinitamente, e la tua eredità continuerà a vivere nei nostri cuori.

Grazie per quello che sei stato, grazie per quello che ci hai dato. Grazie di tutto, papà. Prima o poi ci rivedremo. Ti amo.»

Leggi tutto l articolo