ARTICLE AD BOX
Lontani dalla loro patria, uno degli Stati più isolati e segreti al mondo, circa 11 mila soldati nordcoreani si trovano coinvolti nella più grande crisi europea dalla Seconda Guerra Mondiale. Della presenza dei militari della Corea del Nord a sostegno della Russia nella devastante guerra in Ucraina si sa ben poco: né Mosca né Pyongyang hanno riconosciuto ufficialmente il loro coinvolgimento, né è chiaro quale ruolo siano chiamati a svolgere. Secondo le intelligence di Stati Uniti, Ucraina e Corea del Sud, i nordcoreani avrebbero già preso parte a operazioni di combattimento nella regione russa di Kursk, conducendo attacchi contro posizioni ucraine al fianco delle forze russe. Il loro impatto sul conflitto resta oggetto di speculazioni. «Anche dopo anni di guerra quando pensavamo che i russi non potessero essere più cinici, vediamo qualcosa di ancora peggiore. La Russia non solo invia le truppe nordcoreane per assaltare le posizioni ucraine ma cerca anche di nascondere le perdite bruciando i volti dei soldati nordcoreani uccisi in battaglia. Questa follia va fermata!», ha scritto su X Zelensky postando un video in cui si vedono truppe nordcoreane uccise al fronte.
Centinaia di perdite tra i soldati nord coreani
Dallo scorso ottobre, quando le truppe nordcoreane sono state inviate in Russia, Pyongyang ha registrato “diverse centinaia” di perdite – tra morti e feriti – secondo un alto funzionario statunitense. Solo lo scorso fine settimana, almeno 30 soldati nordcoreani sarebbero stati uccisi o feriti in combattimenti vicino ai villaggi di Kursk, al confine con l’Ucraina.
Le forze ucraine hanno riferito che i nordcoreani, distinguibili dai russi per le loro uniformi, utilizzano tattiche risalenti alla Guerra di Corea: attacchi di fanteria a ondate successive.
Tuttavia, nonostante l’entusiasmo propagandistico del regime di Kim Jong Un, i soldati nordcoreani mancano di esperienza reale di combattimento e si trovano ad affrontare un teatro di guerra brutale e moderno, ben diverso dai terreni familiari della loro penisola.
Attention, sensitive content!
russians are trying to hide losses among North Korean soldiers, - the President of Ukraine.
There were efforts to keep the presence of soldiers from North Korea secret. During training, they were even forbidden to show their faces. The russian… pic.twitter.com/g7OEso6rB8
— Jürgen Nauditt 🇩🇪🇺🇦 (@jurgen_nauditt) December 17, 2024
Le Storm Corps, l'unità d'élite di Kim
Secondo l’ex generale sudcoreano Chun In-bum, i soldati inviati da Pyongyang appartengono alle Storm Corps, un’unità d’élite nota per l’addestramento rigoroso e l’indottrinamento ideologico. «Sono meglio addestrati, più forti fisicamente e più motivati rispetto ai soldati nordcoreani ordinari», ha dichiarato Chun. Le Storm Corps, simili per preparazione a unità come i Navy Seals americani o le SAS britanniche, includono forze speciali, fanteria leggera e tiratori scelti. Tuttavia, l’addestramento intensivo e la forza mentale potrebbero non bastare contro le sfide tecnologiche e tattiche della guerra in Ucraina, come l’uso massiccio di droni e l’artiglieria avanzata.
Un nodo cruciale sarà l’integrazione delle forze nordcoreane nell’esercito russo. Secondo il Dipartimento di Stato americano, Mosca sta insegnando ai soldati circa 100 termini militari di base per facilitare le comunicazioni. Inoltre, i nordcoreani sono stati addestrati in artiglieria, operazioni con droni e tecniche di fanteria, inclusa la bonifica delle trincee. Ma non è chiaro se saranno impiegati come guardie, scavatori di trincee o combattenti in prima linea.
Nonostante il regime nordcoreano mantenga una delle forze armate più grandi al mondo, con circa 1,2 milioni di uomini effettivi, le condizioni per i soldati comuni sono spesso misere. Kim Seong-han, un ex militare nordcoreano fuggito in Corea del Sud, ha raccontato anni di fame, marce forzate e incidenti durante l’addestramento. “Mancava il cibo, e le razioni erano ridotte a mais senza riso”, ha detto Kim, ricordando l’epoca della carestia degli anni ’90.
Recentemente, i medici sudcoreani hanno trovato parassiti lunghi oltre 27 centimetri nel corpo di un soldato che era riuscito a fuggire attraverso la zona demilitarizzata.
Nonostante tutto, le unità militari d’élite sembrano essere meglio equipaggiate rispetto alla popolazione civile, con forniture regolari di cibo, riscaldamento nei dormitori e abbigliamento adeguato.
Il futuro dei soldati nordcoreani in Ucraina rimane incerto. La loro presenza potrebbe rappresentare un segnale politico di solidarietà tra Mosca e Pyongyang, ma resta da vedere se saranno in grado di influenzare l’esito del conflitto o se, al contrario, saranno un altro elemento sacrificabile nella strategia russa.