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"Oggi è un giorno di festa: sebbene ci sia ancora del rammarico per aver rinunciato a candidare Torino ai Giochi Olimpici Invernali del 2026 - sebbene quella decisione non fu nostra -, siamo rientrati nella partita olimpica e siamo ben felici che le Alpi Francesi abbiano scelto l'Oval di Torino per le gare di pattinaggio di velocità delle Olimpiadi Invernali 2030". Così il sindaco Stefano Lo Russo dopo la notizia, direttamente da Parigi, che vedrà Torino nuovamente sede olimpica. "Questa è una candidatura di sistema - ha aggiunto, sottolineando la sinergia con la Regione Piemonte - e faremo in modo che sia un evento diffuso sul territorio, che possa avere ricadute positive per tutti".
"Tutto ha avuto inizio dalla volontà precisa di rimediare a quell'errore - ha aggiunto il presidente della Regione, Alberto Cirio - : la porta ormai l'avevamo chiusa e per i Giochi del 2026 non ci è stato più permesso di aprirla, ma abbiamo scelto di rimetterci in gioco e di farci trovare pronti con i dossier aggiornati dei nostri siti di cui non si parlava da oltre 15 anni. Se questo non è servito per le Olimpiadi di Milano-Cortina, è stato comunque utile per dire che c'eravamo e alla fine ha portato a questo grande risultato. A dimostrazione che le cose non accadono mai per caso - conclude il presidente - ma sono frutto di impegno e di lavoro di squadra".
Lavoro e riservatezza
Nel più assoluto riserbo, il sindaco Lo Russo, lo scorso novembre, ha incontrato il presidente del Comitato Olimpico francese e per la candidatura delle Alpi Francesi alle Olimpiadi Invernali 2030, ha messo a disposizione l'Oval per il pattinaggio di velocità, un impianto che manca nelle località coinvolte nel grande evento.
E proprio quella dell'Oval si è rivelata poi essere, per vicinanza e per sostenibilità economica, l'opzione preferita dai cugini d'Oltralpe. In primavera il dossier di candidatura è stato preselezionato da una commissione tecnica che ha giudicato l'Oval idoneo sia dal punto di vista sportivo, sia per la comodità per i collegamenti ferroviari che naturalmente per la sostenibilità economica.
"Il 28 giugno scorso è partito il documento ufficiale per la candidatura dell'Oval - ha detto il sindaco -, a Parigi poi, solo pochi giorni fa le Olimpiadi del 2030 sono state assegnate alle Alpi Francesi e Torino ne farà parte".
All'Oval 12 gare e 36 medaglie
"A questo successo hanno contribuito senz'altro l'impegno a realizzare il dossier, la capacità di organizzare grandi eventi, quella di 'fare rete' e lavorare in sinergia e indubbiamente la nostra riservatezza: la 'sabaudità' che talvolta a noi piemontesi viene criticata, questa volta ci ha aiutato".
Nell'impianto torinese, si svolgeranno quindi 12 gare sulle varie distanze e verranno assegnate 36 medaglie. Per la sua riqualificazione e la realizzazione di un eventuale villaggio per gli atleti, serviranno 12 milioni di euro: "Il costo dell'operazione sarà a carico del comitato organizzatore dei Giochi - ha concluso il sindaco -, ma naturalmente noi faremo la nostra parte. Al momento però è ancora troppo presto per azzardare cifre. Ci siederemo a un tavolo e ci sarà molto di cui parlare".