ARTICLE AD BOX
«Noi siamo stati i primi a dire che bisogna cambiare le norme sui green deal affinché fossero sostenibili per il sistema industriale e tutelassero il lavoro europeo»: lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in una intervista a Radio 24 a proposito della situazione dell'industria dell'auto in Ue. «Siamo in prima linea - ha detto - per chiedere di fare subito e fare meglio». Rimuovere le multe che rischiano di pagare le case auto europee è fondamentale ma non è sufficiente per il settore. Serve anche un piano incentivi europeo e un programma che sostenga il settore in ottica di neutralità tecnologica. «Io ritengo, e lo abbiamo detto per primi, che le multe siano un ostacolo insormontabile per l'industria dell'auto europea, che sarebbe penalizzata per circa 15 miliardi di euro nel momento in cui invece dovrebbe investire di più sull'innovazione tecnologica, sulla competitività, sulla produzione. La loro rimozione è necessaria, ma non è assolutamente sufficiente», ha detto Urso. «Non possiamo far finta che l'elefante non sia già nella nostra stanza e da molto tempo. Non possiamo nascondere l'elefante dietro un armadio.
Occorre affrontare e risolvere subito l'ostacolo delle multe e nel contempo realizzare tutte le altre misure che noi abbiamo enucleato con una visione strategica a tutela del lavoro e dell'industria europea già da diverso tempo. E quindi affrontare la questione della neutralità tecnologica: non si può puntare solo sull'elettrico, che non tira, che oggi è appannaggio della Cina, che ha la tecnologia più avanzata, dobbiamo ovviamente anche utilizzare tutte le altre tecnologie, a cominciare dal biocombustibile che è il carburante più ecologico che esista», ha continuato Urso. «Occorre investire con risorse adeguate sulle imprese, come fanno gli Stati Uniti, e nel contempo realizzare un piano europeo che rilanci la domanda delle auto sostenibili, omogeneo e duraturo nel tempo. Noi abbiamo una visione strategica e crediamo che vada affrontata questa questione con altrettante capacità», ha aggiunto il ministro ricordando il non-paper sul settore auto presentato dall'Italia in Ue.