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"Visioni" è il primo corto in VR realizzato dal Museo del Cinema e disponibile al pubblico nella saletta dedicata

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Redazione

16 settembre 2024 8:53

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino fa un salto nel futuro del cinema presentando "Visioni", un'esperienza immersiva in realtà virtuale che promette di rivoluzionare il modo di fruire dei contenuti audiovisivi. Realizzato in collaborazione con diversi partner, tra cui l'Ambasciata d'Italia a Tunisi, il cortometraggio è stato presentato in anteprima mondiale a Tunisi nell'ambito del progetto "In situ – Tunisi" è ora disponibile al pubblico presso la saletta CineVR del Museo.

Grazie a questo progetto, vincitore del concorso "Capitali della creatività italiana nel mondo", il Museo si conferma all'avanguardia nella sperimentazione delle nuove tecnologie e nella promozione della cultura italiana all'estero. 

Un'immersione nel cuore italiano di Tunisi

Il progetto “Visioni” è stato una delle iniziative protagoniste di questo Festival. Frutto dell’incontro fra il regista e produttore italo-iracheno Omar Rashid e il regista tunisino Selim Harbi, il cortometraggio “Visioni” – proiettato all’interno della Medina di Tunisi, nel suggestivo Presbiterio di Santa Croce restaurato con fondi italiani – consente agli spettatori un’immersione nel cuore italiano di Tunisi, esplorando, attraverso l’innovativo linguaggio della realtà virtuale, i tanti luoghi della città legati alla memoria della presenza italiana.

Con il cortometraggio “Visioni” – come ricordato dall’Ambasciatore d’Italia a Tunisi Alessandro Prunas – “abbiamo voluto creare a un dialogo aperto, innovativo e interattivo tra le espressioni più significative della creatività italiana e tunisina e alcuni degli spazi e luoghi pubblici emblematici e più importanti della città di Tunisi dove la presenza della collettività italiana è ancora ben visibile, stimolando la riflessione sui legami profondi e reciproci tra i nostri paesi, le nostre tradizioni e i nostri popoli”.

Il workshop

Accanto alla realizzazione del cortometraggio si è tenuto un workshop di formazione che ha permesso ad alcuni studenti tunisini di immergersi nel mondo del video immersivo a 360°, sottolineando come si tratti di un linguaggio audiovisivo derivato dal cinema e dal teatro.

Il workshop, tenuto da Omar Rashid – considerato uno dei maggiori esperti italiani di realtà virtuale – si è prevalentemente concentrato sui parallelismi con il proto-cinema dei fratelli Lumière e di Méliès, poiché il loro lavoro ha contribuito a definire alcune regole di base che hanno poi definito la grammatica visiva del linguaggio cinematografico.

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