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Boccia, foto e messaggi nei telefoni sequestrati. Il legale di Sangiuliano: «Potrebbe avere altre registrazioni»

1 mese fa 4
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Cosa contengono i telefoni e il computer di Maria Rosaria Boccia? Gli investigatori, coordinati dai pm di Roma, hanno avviato l'analisi dei cellulari, dei pc e delle schede di memoria e pendrive sequestrati durante la perquisizione nell'abitazione a Pompei dell'imprenditrice indagata per violenza o minaccia a corpo politico e lesioni aggravate dopo la denuncia presentata dall'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Caso Boccia, tutto il materiale sequestrato

In particolare i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno acquisito tre cellulari (Samsung, Nokia e Apple), cinque schede di memoria, due pen drive, due pc Apple e un tablet. Posti sotto sequestro anche gli occhiali smart utilizzati dalla 41enne per effettuare anche delle riprese all'interno della Camera dei deputati. L'attività istruttoria richiederà alcuni giorni con l'estrapolazione anche di chat e documenti eventualmente presenti. Non è escluso che al termine possa scattare una convocazione a piazzale Clodio per l'indagata. 

Boccia e quelle (tante) telefonate a Sangiuliano, la moglie Federica Corsini e il gabinetto del Mic

 Tutto il materiale verrà estrapolato e analizzato per cominciare a verificare le accuse mosse contro di lei dalla magistratura che agisce su impulso della denuncia di Sangiuliano. Come si legge nelle accuse formulate nel decreto di sequestro, Boccia «dopo la fine della relazione affettiva extraconiugale con Sangiuliano e dopo aver appreso che la bozza del decreto di nomina firmata dal ministro era stata bloccata per volontà dello stesso» ex ministro, lo avrebbe contattato «ripetutamente «richiedendo appuntamenti, rifiutati; contattava ripetutamente gli uffici del Ministero per conoscere gli esiti della procedura di nomina; informava Sangiuliano di una sua presunta gravidanza; contattava ripetutamente la moglie di Sangiuliano, con chiari riferimenti alla sua relazione extraconiugale con il marito; simulava la sua presenza in luoghi frequentati privatamente dal Sangiuliano; pubblicava progressivamente, senza il consenso di Sangiuliano, foto private, nonché foto oggetto di manipolazione che la ritraevano all'interno del Ministero; divulgava progressivamente e in modo frammentato, ai media e sui social, notizie attinenti alla sua relazione con il Sangiuliano, al suoi rapporti con il Ministero per la Cultura e all'accesso a documenti e informazioni riservate del Ministero, ogni volta alludendo alla disponibilità di altre notizie compromettenti per il ministro». Nelle quotidiane "stories" pubblicate da Boccia ce n'è una oggi che condivide la riflessione di un suo sostenitore che dice che Sangiuliano era l'unico responsabile dei documenti riservati. Cosa vorrà dire? Sta insinuando che non ha mai maneggiato documenti ministeriali?

La donna, comunque, potrebbe essere chiamata presto in procura a dare versioni dei fatti che andranno verificate dai pm e dai giudici. Non dal popolo di Instagram.  

«Boccia, foto manipolate contro Sangiuliano». I messaggi alla moglie sulla relazione con lui

Sangiuliano, l'avvocato difensore teme nuove registrazioni compromettenti

«Il ministro Sangiuliano aveva un controllo pieno della situazione per quanto riguarda gli affari ministeriali. Noi siamo assolutamente sereni, avendo gli inquirenti acquisito tutto potranno verificare che non c'è nulla. Ovviamente non posso escludere tutto quello che ha captato questa persona in altri luoghi e di nascosto, questo lo sa lei ma certamente non con la consapevolezza del ministro». E' quanto afferma l'avvocato Silverio Sica, legale dell'ex ministro Gennaro Sangiuliano, in una intervista alla trasmissione «L'aria che tira» su La7. «Non credo si tratti di cose che potrebbero mettere in imbarazzo altri componenti del governo», ha aggiunto. 

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