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Capodanno, record di feriti in incendi per i botti. A Torino un 13enne perde l?occhio destro

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Un Capodanno da record, però negativo. Non solo per quanto riguarda i feriti a causa dei fuochi d’artificio, 309 nella penisola, mai così tanti da 10 anni a questa parte, ma anche per il numero di interventi dei vigili del fuoco (882 in tutta Italia, 179 in più rispetto allo scorso anno). Diversi anche gli arresti (146) e le denunce (520) da parte delle forze dell’ordine in sette grandi città, complice l’introduzione delle “Zone rosse” voluta dal Viminale che prevedeva l’allontanamento - e la denuncia in caso di recidiva - dalle zone più frequentate delle città, e l’entrata in vigore del nuovo codice della strada. Una persona ha invece perso la vita nel bresciano a causa di una coltellata al torace. Eppure di forze dell’ordine nelle principali città italiane ce ne erano molte. Il Viminale aveva annunciato nei giorni scorsi la presenza straordinaria di oltre tre mila e 700 operatori impegnati in servizi di ordine pubblico.

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FUOCHI D’ARTIFICIO

Supera quota trecento - lo scorso anno furono 274 con 49 ricoveri - il bilancio complessivo dei feriti in Italia per i festeggiamenti del nuovo anno. Sembra un bollettino di guerra, tra ustioni, traumi agli occhi e alle mani a causa dei botti ma anche lesioni provocate da colpi d’arma da fuoco e accoltellamenti. Per 69 persone è stato necessario il ricovero. A finire in ospedale 90 minorenni, in aumento rispetto ai 64 dello scorso anno. Il più piccolo, a Napoli, ha solo due anni ed è finito all’ospedale pediatrico Santobono con ustioni al torace e al braccio sinistro provocate dai fuochi. Salgono anche i casi gravi, con prognosi superiori a 40 giorni, che sono 34 a fronte dei 27 del 2024. Un 42enne, Roberto Comelli, ha perso la vita a Provaglio d'Iseo, in provincia di Brescia, dopo essere stato accoltellato al torace, sembrerebbe per aver tentato di entrare a una festa privata. Nella tarda serata di ieri uno dei partecipanti è stato interrogato dai Carabinieri. Torniamo ai fuochi d’artificio. A Sciacca, in provincia di Agrigento, un trentenne ha perso un occhio dopo essere stato colpito dall’esplosione di un petardo. A Foggia un 26enne ha perso le dita di una mano, mentre ad Ancona un cameriere di un ristorante che stava brindando l’arrivo del nuovo anno è stato colpito in viso da un petardo vagante. Per lui è stato necessario un intervento di chirurgia plastica. Ancora minorenni, in provincia di Torino un bambino di soli 13 anni ha perso l’occhio destro per l’esplosione di grosso petardo. Stessa sorte a Bologna per un ragazzino di 12 anni kosovaro, spinto da un coetaneo su un petardo gettato a terra poco prima. E ancora, un 32enne a Cagliari per lo scoppio di un botto ha perso un occhio.

LE ARMI

Intanto il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli ha denunciato di avere ricevuto molti video da Napoli in cui si vedono «spari ad altezza d’uomo, bambini e donne che impugnano armi esplodendo colpi in strada». Sono stati dodici i feriti per colpi d’arma da fuoco, un dato in linea rispetto al 2024. Fra i casi più gravi, ad Andria, in Puglia, un bambino di sei anni ha perso un dito dopo che gli è esplosa in mano la pistola a salve del papà impugnata per festeggiare il nuovo anno. A Napoli un turista saudita 29enne è stato colpito in strada alla spalla da un proiettile vagante. Due, invece, i giovani accoltellati in strada a Firenze, il più grave, un marocchino di 21 anni, è stato colpito alla schiena tra la folla di via Verdi dove in un assembramento è scoppiato uno scontro durante i festeggiamenti.

GLI INTERVENTI

Quella di San Silvestro è stata una notte di super lavoro per forze dell'ordine, sanitari e vigili del fuoco. Sono stati 882 gli interventi effettuati dai pompieri per incendi riconducibili ai festeggiamenti, 179 in più rispetto allo scorso anno (703). Ad Andria l’esplosione di un grosso petardo artigianale ha provocato il danneggiamento di una porzione della parete esterna di un palazzo. Sei i nuclei familiari evacuati, nessuno ferito. Circa 28 mila e 200 invece le persone controllate, 146 quelle arrestate e 520 i denunciati tra Milano, Roma, Napoli, Torino, Firenze, Bologna e Palermo.

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