Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

Carla Bruni a Belve si arrabbia con la sorella: "Nei film mi ha dato dell'ubriacona"

5 mesi fa 11
ARTICLE AD BOX

Nessun pelo sulla lingua nel rispondere a tutte le domande di Francesca Fagnani. Carla Bruni non si è sottratta alla curiosità della conduttrice di Belve, il programma che ieri, martedì 2 aprile, è tornato in onda in prima serata su Rai 2.

L'ex top-model e cantautrice, in un passaggio importante dell'intervista, ha espresso la sua rabbia verso il modo in cui la sorella attrice e regista Valeria Bruni Tedeschi l'ha raccontata nei suoi film, in particolare ne I villeggianti. "Fa solo film ispirati alla mia famiglia, ho detto basta! Anche perché poi prende la meravigliosa Valeria Golino che dovrebbe fare il ruolo della sorella minore, che sarei io. Solo che non è sempre facile vedersi utilizzati. La donna messa in scena da Valeria Golino era un'ubriacona e mi ha perturbato perché effettivamente potrei esserlo: questa è una mia grande fragilità, perché spianarla così"?, ha detto l'ex première dame, sposata con l'ex presidente di Francia Nicolas Sarkozy.

Parlando del suo rapporto con l'alcool ha detto: "Certe persone possono bere un bicchierino di vino e basta, io non ho limite. L'alcool è fatto per le persone che hanno la moderazione, io non ho la moderazione, non è nata con me".

Carla Bruni è nata a Torino il 23 dicembre 1967, fino a trent'anni ha creduto di  essere figlia di Marisa Borini, pianista e attrice, e Alberto Bruni Tedeschi, compositore e imprenditore, il suo padre legale. Carla ha saputo che il suo vero padre era Maurizio Remmert, imprenditore italo-brasiliano, solo nel 1996, poco prima che morisse Bruni Tedeschi.

"L'adulterio per me non è un peccato, io sono figlia di quell’amore. Lo sopporterei, se fosse un adulterio così, fisico, se si innamorasse (Nicolas Sarkozy), no, lo sgozzerei", ha detto Carla Bruni in un altro momento clou dell'intervista a Francesca Fagnani a Belve.

Proprio la sorella Valeria Bruni Tedeschi ha raccontato la loro storia nel 2002 nel film "È più facile per un cammello". "Adoro mia sorella. So che a volte è stata ferita dai miei film e mi è sempre dispiaciuto molto. I personaggi che rappresento sono sempre dei personaggi di finzione, anche se spesso prendono ispirazione da persone della mia vita. Cerco di elaborare la realtà per creare personaggi commoventi e veri", ha detto oggi, mercoledì 3 aprile, Valeria Bruni Tedeschi, a La Stampa.

"Se l'ho ferita, ancora una volta, mi scuso. Penso che la vita sia più importante dei film e non mi è facile pensare che facendo un film io possa ferire o fare del male a una persona che amo", ha ribadito.

Continua a leggere le notizie di TorinoToday, segui la nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale WhatsApp

Continua a leggere le notizie di TorinoToday, segui la nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale WhatsApp

Leggi tutto l articolo