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Carlo Conti: «Ecco perché sono rimasto in Rai. Amadeus? Ha fatto ciò che riteneva giusto, me lo guarderò in tv»

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Quasi quarant’anni di tv, 63 primavere lo scorso marzo, un Sanremo - il suo quarto - a venire e la quattordicesima edizione di Tale e Quale Show in partenza stasera alle 21.30 su Rai1. L’agenda di Carlo Conti, storica colonna Rai, è piena: «Sono nella fase più impegnativa per la preparazione di Sanremo: ascolto i brani e sono al lavoro con la commissione per i giovani, che mi aiuterà nella scelta. Selezionare sarà difficilissimo».

Domenica Amadeus condurrà il suo programma musicale sul Nove, “Suzuki Music Party”: lo guarderà?
«Vedo poca tv. Ma sì, lo vedrò volentieri, per scoprire i brani che i cantanti lanceranno questo autunno. Anche se sinceramente molti li conosco già».

“Tale e Quale Show” quest’anno è orfano di Loretta Goggi: dispiaciuto?
«Sì. Però la capisco, ha scelto di stare con la famiglia ed è una decisione umana. Loretta è insostituibile: per questo, il suo posto in giuria sarà preso da due persone, Alessia Marcuzzi e un giudice sempre diverso a rotazione (in giuria anche Cristiano Malgioglio e Giorgio Panariello, ndr)».

Il primo sarà Stefano De Martino: le piace come conduce “Affari Tuoi”?
«Ha tra le mani un format pazzesco: l’ho condotto anche io, durante il Covid, con le coppie che avevano rimandato il matrimonio. Mi sembra che ci stia entrando bene, piano piano, adattandolo alle sue caratteristiche».

A “Tale e Quale Show”, quest’anno, mancano nomi famosi. Come mai? 
«Perché è sempre più difficile trovare i concorrenti giusti: non può farlo chiunque, serve come minimo una voce duttile. Ma è un cast che ci stupirà per la sua bravura».

Fa qualche esempio?
«Carmen di Pietro, Roberto Ciufoli e Massimo Bagnato sono divertentissimi. Simone Annicchiarico ha un’energia incredibile, e i giovani dal web sono pieni di talento». 

Tra gli imitati della prima puntata ci sono Angelina Mango, Arisa, ma anche Fred Bongusto e Rose Villain. Musicalmente cosa ascolteremo? 
«Spazieremo moltissimo, in tutti i generi: il mio obiettivo è riuscire a mettere insieme davanti alla tv tutta la famiglia. E di questi tempi non è facile». 

Teme l’Auditel?
«Ormai a volte mi dimentico persino di guardarli, gli ascolti. So che è diventato difficile avere il due davanti (nello share, ndr), non mi faccio illusioni. Ma l’ascolto non è tutto. Spero di fare un buon prodotto. Ancora mi diverto molto».

I concorrenti Kelly Joyce e Feisal Bonciani, entrambi afrodiscendenti, stasera imiteranno Beyoncé e Bruno Mars: una scelta voluta?
«Sì. Dalla casa madre ci hanno chiesto di evitare il blackface (dipingersi la faccia per interpretare persone di pelle nera, ndr), e quindi abbiamo incluso tra i concorrenti anche protagonisti di colore. Vediamo se qualcuno si lamenterà per un eventuale “whiteface”. Ci adeguiamo al politicamente corretto». 

Non ci saranno Gabriele Cirilli e Francesco Paolantoni: come farà?
«Cirilli è a teatro e Paolantoni è concorrente a Ballando con le stelle. Ci adeguiamo: penso che la parte comica verrà naturale, suggerita da alcune delle performance che vedremo. E poi abbiamo una giuria molto divertente, non credo che mancherà quel tassello».

Amadeus ha detto di essersene andato dalla Rai perché gli è mancato l’affetto dell’azienda. Che ne pensa?
«L’affetto dell’azienda è importante, come quando un allenatore fa sentire la fiducia alla sua squadra di calcio. È uno degli elementi che mi hanno fatto rimanere in Rai. Ovviamente il lavoro può essere più o meno apprezzato, anche a me è capitato qualche momento meno buono. La stessa Antonella Clerici recentemente ha fatto notare che una pacca sulla spalla è importante. Fa parte del gioco. Ma è anche giusto che ognuno faccia quello che sente sia meglio per se».

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