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Le luci del Messaggero celebrano il Giubileo. E la Capitale si accende

4 giorni fa 2
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Il sole che tramonta. Qualche istante ancora per attendere il calar del buio. E poco dopo le 17, i rumori tipici del viavai natalizio, tra passanti frettolosi e traffico, coperti dalle note. Poi, il gioco di luci che segna l'inizio delle proiezioni: la facciata del Palazzo del Messaggero, trasformata in una sorta di schermo, improvvisamente prende vita, e con le immagini di prime pagine storiche, articoli e titoli, si fa al contempo scenario e narrazione della storia, recente e non solo, di Roma.

È un viaggio tra memorie ed emozioni, con lo sguardo sul passato ma come chiave per ripensare il futuro, quello che, da ieri all'Epifania animerà la sede del quotidiano. Una sorpresa – sono stati in tanti a fermarsi sotto all'edificio, in serata, per godersi l'inatteso spettacolo, poi calorosamente applaudito - ma, in fondo, al secondo anno di proiezioni, anche una “tradizione” del Natale, che illumina via del Tritone, ridefinendone l'orizzonte. E in questo nuovo progetto di luci e video, ad aprire il cammino nel tempo, non potevano non essere le pagine dedicate alle celebrazioni del Giubileo, da quello del 1900 fino a oggi.

L’INAUGURAZIONE

«È un'idea originale che consente anche ai turisti di avere una memoria storica - ha detto monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione e Delegato del Papa per il Giubileo, intervenuto all'inaugurazione del videomapping, che il Messaggero ha realizzato con la collaborazione di Enel. E ancora, «vedere le pagine del Giubileo a partire dal 1900 ci ricorda che il Giubileo appartiene a Roma e Roma appartiene al Giubileo e che entrambi hanno la loro migliore espressione nel quotidiano di Roma». All’inaugurazione, alla presenza dell’amministratore delegato del Messaggero Azzurra Caltagirone, anche Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione del Vaticano. «Ho lavorato in questo quotidiano per dieci anni dal 1986 al 1996, fino a diventarne vicedirettore – ha ricordato Ruffini – riguardare queste immagini sulla facciata mi ha fatto pensare alle tante storie piccole che sono diventate storie grandi». Presenti all'evento, anche Massimiliano Francone, head of B2G Retail Italy Enel, e Carlos Dodero, Architectural Lighting Enel X Global Retail. Le storie “piccole” e grandi, dunque, hanno conquistato o riconquistato lo spazio della Capitale. E così sarà ogni giorno, durante le festività: alle 17, la facciata ridisegnerà l'orizzonte di via del Tritone, rendendo “monumentali” alcune pagine della cronaca che hanno contribuito a raccontare la Storia, con la maiuscola dei grandi eventi. Un modo per ricordare, celebrare, sorprendersi e fermarsi, anche letteralmente, a riflettere. Ecco allora un “volo” su Roma, tra cupole e tetti. Poi lo sguardo su San Pietro e il cuore della città. E le pagine, in una sorta di colossale rassegna che prende il via con l'articolo sull'apertura dell'Anno Santo del 1900, “in una mattinata, rigida, piovosa”, come si legge nel testo pubblicato il 25 dicembre 1899, e prosegue, di Giubileo in Giubileo, senza dimenticare altri momenti significativi, dall'allunaggio fino al Nobel per la fisica a Giorgio Parisi. Tra le foto, le visite dei Papi al Messaggero.

Video

L’OPERA

«Abbiamo fatto questa iniziativa anche l'anno scorso: celebriamo il Natale illuminando la facciata del Messaggero e facendo in modo che diventi parte integrante della coreografia nelle festività – ha commentato il direttore Guido Boffo – quest'anno con il Giubileo, in qualche modo anche Il Messaggero apre le sue porte». Nel cuore del “film” proprio l'idea di apertura, rimando all’Anno Santo e alla speranza. «Io sono la porta» è la frase di Gesù dal Vangelo di Giovanni e pronunciata da Francesco Pannofino, messaggio del progetto. «Questa è un'opera di luce - ha rimarcato Francone - e ci vede, con Il Messaggero, raccontare la città». Poi, Dodero: «È un lavoro temporaneo, che unisce video e luce». E dunque lega la storia, attraverso la tecnologia, al futuro. «Non dobbiamo avere paura della tecnologia – dichiara Ruffini, in dialogo con il vicedirettore Alvaro Moretti – ma guidarla». Intanto, si pensa al domani e al prossimo anno, con un nuovo videomapping, perché, come sottolineato da monsignor Fisichella, «questo appuntamento è una nuova tradizione». Di Roma e per Roma.

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