Non c’è spettacolo più sorprendente al mondo della spiaggia di Copacabana a Rio De Janeiro, fra Oceano, montagne e il Cristo Redentore con le sue braccia protese verso tanta bellezza, e magari come tutti impressionato da tanta folla: un milione e 600 mila e forse più persone, pigiate come moschine su ogni granello di sabbia e dintorni, per la conclusione del Celebration Tour. Madonna, la già Material Girl, e ora Material Madam, naturalmente: «Eccoci nel posto più bello del mondo», ha esclamato. La prima donna a raccogliere tutta quella gente e con quella tempra – a 65 anni suonati – che le ha permesso di risorgere ancora una volta dopo i guai di salute che l’anno scorso l’hanno fatta finire in ospedale per aver abusato delle proprie forze, costretta a rinviare questo tour che si è chiuso l’altra sera a Rio facendola tornare in primo piano su tutti i siti e giornali del mondo, come accadeva 40 anni fa. Che compleanno.
Forte del suo Ego, le sarà parso del tutto naturale: ma alle spalle si lascia momenti amari, la scoperta di non esser più al centro dell’attenzione, le critiche per le brutte foto con le tette di fuori alla sua età, il risentimento verso l’opinione pubblica che non accetta che una come lei si comporti come sempre si è comportata: da donna libera. L’ha risolta con una bella plastica che ce l’ha restituita con la faccia da bambola di Madonna, e con accanimento ha ricominciato ad allenarsi e a ri-scolpire il suo corpo. Operazione riuscita, un solo piccolo incidente a Seattle, quando un ballerino ha perso la presa e l’ha fatta cadere dalla sedia: lei ci ha messo su una risata e ha tirato avanti.
Il concerto era naturalmente gratuito, nella classifica dei numeri brasileiri pareggia quello dei Rolling Stones del 2006: ma sono parecchio indietro, entrambi, rispetto ai 3,5 milioni per Rod Stewart nel Capodanno 1994 su quella stessa spiaggia. E comunque del povero Rod si ricordano in pochi, mentre Madonna rivive una terza/quarta giovinezza e dopo quarant’anni a scarpinare, si celebra con più gusto, circondata da molti dei suoi figli adottivi che sul palco fanno la loro parte: Mercy James, 18 anni, la accompagna al pianoforte durante Bad Girl; Ester di 11 anni si introduce con un DJ set; David Banda la accompagna alla chitarra in Don’t Tell Me e nella scatenata Isla Bonita. Una grande mamma italiana, anche se i figli suoi (Rocco che sta a Londra con il padre e Lourdes con la quale ha buoni rapporti) sono altrove.
Il concerto è un musical: «La storia della mia vita, la storia di una donna coraggiosa e un po’ naive, idealista e a volte ridicola, arrivata dal Michigan a New York con un sogno e solo 40 dollari in tasca». Penso a quando scrissi il primo pezzo su di lei, ma prima andai dal Vicedirettore a spiegargli di questo personaggio che si affacciava con un nome che allora suonava così provocatorio: poco dopo aprì in reggiseno allo stadio di Torino il suo primo tour, con un tutto esaurito: «Siete pronti? Siete già caldi?», urlò. La donna giusta al posto giusto, negli Ottanta il mondo fu subito ai suoi piedi.
Basi preregistrate, danze e coreografie a riempire il palco. Provocazioni e scene erotiche con i ballerini, una scena lesbo con la brasiliana Anitta ospite della kermesse: cose all’ordine del giorno quando si parla di lei, a volte di pessimo gusto. Si accanisce con i riferimenti alla religione cattolica. Allusioni a momenti difficili di questi 40 anni: 1989, quando decise di mettere nel libretto del disco Like a Prayer per ricordare l’Aids che diventava una piaga del mondo ma non si diceva ancora. Con Like a Prayer tutte le canzoni regine uscite dalla sua testa e non: Erotica. Human Nature e Crazy for You per celebrare la Queer Nation di cui è stata sempre beniamina. Più avanti, omaggio ai poveri di Rio con immagini delle favelas, e l’ingresso dell’artista locale drag queen Pablo Vittar a ritmo di samba, le scuole di samba con i percussionisti più giovani sul palco. Unica fra tanti negli anni, lei, a ricordarsi di Michael Jackson cantando Billie Jean con una citazione anche di Like a Virgin. In fondo, una brava ragazza anche a 65 anni. Attaccatela pure, lei in qualche modo tornerà a risorgere con la sua testa del Michigan.