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Secondo il Fire Information for Resource Management (FIRM) della Nasa, le foto satellitari mostrano una serie di esplosioni di origine sconosciuta nelle acque russe del Mar Nero, nei pressi di Snake Island, l'isola contesa tra Mosca e Kiev e teatro di pesanti battaglie negli ultimi due anni di conflitto. Gli incendi sono localizzati in luoghi privi di impianti di produzione di gas e petrolio. Il gruppo ha pubblicato le foto delle sue scoperte di un mese fa e del 3 novembre, scrivendo: «Sta succedendo qualcosa di grave in mare, di cui non sappiamo quasi nulla. Le Forze di difesa ucraine non commentano la presenza e le cause degli incendi in mare».
Snake Island
Il gruppo di monitoraggio del vento della Crimea ha inoltre rilevato che sul sito delle "piattaforme Boyko" sono stati registrati segni di incendio permanenti e ha sottolineato che, rispetto alle foto del 2 ottobre, «il 2 novembre è apparso un nuovo segno di incendio», seguito da altri due il giorno dopo.
I roghi sono localizzati nelle acque adiacenti a Snake Island, nota anche come Zmiinyi Island, nel Mar Nero nordoccidentale vicino alla Romania. Secondo il capo dell'agenzia di intelligence militare ucraina GUR , l'Isola dei Serpenti è essenziale per le attività civili, commerciali e militari, in quanto costituisce un punto chiave per il trasporto marittimo in entrata e in uscita dal Mar Nero.
Lo scenario
La Russia ha mantenuto il controllo del territorio fino a quando l'Ucraina non lo ha ripreso nel giugno 2022, dopo che Mosca ha ritirato le sue truppe in un «gesto di buona volontà». L'isola ucraina è stata uno dei primi obiettivi russi all'inizio della guerra. Prima del 2022, Mosca aveva catturato diverse piattaforme di trivellazione del gas poco dopo aver annesso la Crimea nel 2014. L'anno scorso, l'Ucraina ha dichiarato di aver ripreso il controllo delle piattaforme, note come Torri Boyko. All'inizio di ottobre è emerso un video in cui si vedevano truppe ucraine e russe combattere nei pressi dell'avamposto sul Mar Nero, a ovest della Crimea. Nel filmato si vedevano soldati ucraini mentre sequestravano di notte le piattaforme per la produzione di gas, rimaste sotto il controllo russo.