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I capelli ramati ma non solo. Per la prima volta la figura femminile più misteriosa e discussa della cristianità, Maria Maddalena, è stata individuata al fianco del Cristo Redentore nel Giudizio Universale di Michelangelo affrescato nella Cappella Sistina in Vaticano.
La Maddalena, ecco chi è e dov'è la donna più discussa della cristianità nel Giudizio universale di Michelangelo
L'identificazione si deve alla restauratrice Sara Penco, autrice del volume «Maria Maddalena nel Giudizio di Michelangelo» (Scripta Maneant Editore, pagine 280, 100 immagini, euro 49,00). L'indagine di Penco muove dal perspicace riscontro dell'assenza di una figura chiave nell'affresco. Prima di questa illuminante ricerca, Maria Maddalena non era ancora stata inequivocabilmente identificata all'interno del capolavoro di Michelangelo. La studiosa per la prima volta rintraccia nel groviglio di figure sulla parete dietro l'altare della Cappella Sistina Maria Maddalena e ne motiva con convinzione l'identificazione, contribuendo così a caratterizzare l'affresco - una delle opere più conosciute e apprezzate al mondo - di un inedito messaggio teologico Maria Maddalena è strettamente connessa agli episodi salienti della vita di Gesù. Sara Penco si domanda dunque, a ragione, come sia possibile che una figura così centrale del racconto biblico e dell'immaginario cristiano possa essere stata esclusa nel Giudizio di Michelangelo Buonarroti.
Da questa constatazione, nasce un'accurata riflessione sull'iconografia della santa e del Giudizio, in rapporto con i testi sacri e in relazione alla produzione di uno degli artisti più significativi di sempre.
Il volume scritto dalla restauratrice Sara Penco e curato da Asia Graziano, si avvale della prefazione della professoressa Yvonne Dohna Schlobitten, docente presso l’Università Gregoriana e da sempre attenta al tema del ruolo della donna nella Chiesa. Tale indagine, è sostenuta dall'apparato iconografico risultato della campagna fotografica esclusiva di Scripta Maneant nella Cappella Sistina. Le immagini in gigapixel consentono incredibili ingrandimenti dell'affresco di Michelangelo e la fedelissima resa cromatica del capolavoro post restauro permettono al lettore di avvicinarsi al senso più intimo e profondo di un capolavoro che continua a svelarsi ai nostri occhi e alle nostre menti, a cinquecento anni dalla sua creazione.