ARTICLE AD BOX
Si torna ai giudizi sintetici, da ottimo a insufficiente, nella scuola elementare, mentre alle medie con un voto di condotta insufficiente si viene bocciati. La nuova valutazione andrà in vigore dall’anno scolastico in corso, ma a partire dalla pagella finale, quella di giugno. La pagella che sta per arrivare alle famiglie quindi, quella del primo quadrimestre, sarà redatta alla vecchia maniera: sarà l’ultima con i giudizi “descrittivi”.
È arrivata infatti ieri la firma del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, all’ordinanza che definisce le modalità di valutazione periodica e finale degli apprendimenti: riguarda sia i voti alla primaria sia la condotta alla scuola secondaria di primo grado. Che cosa troveranno quindi le famiglie delle elementari nella pagella di fine anno? I voti andranno da ottimo a distinto, buono, discreto, sufficiente e non sufficiente. Sono considerati giudizi sintetici e andranno a sostituire quelli descrittivi utilizzati in questi ultimi anni.
IL MODELLO PRECEDENTE
Dal 2021, infatti, nella scuola primaria le varie materie vengono valutate attraverso i giudizi descrittivi, vale a dire con 4 livelli: “avanzato”, “intermedio”, “base” e, per l’insufficienza, “in via di prima acquisizione”. Una modalità che, soprattutto all’inizio, è stata considerata poco chiara per le famiglie. Ora si torna ai vecchi giudizi da ottimo a non sufficiente, insieme alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti per ciascuna disciplina, compreso l’insegnamento dell’educazione civica.
Ad esempio con ottimo si intende che l’alunno svolge e porta a termine le attività «con autonomia e consapevolezza», con il voto sufficiente si intende che «svolge le attività principalmente sotto la guida e con il supporto del docente» e con «non sufficiente» si intende che «non riesce abitualmente a svolgere le attività proposte» anche se guidato dal docente.
«Questa riforma - ha spiegato il ministro Valditara - segna un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti l’introduzione dei giudizi sintetici nelle scuole primarie, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette infatti di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione». Per aggiungere: «Un’attenzione particolare sarà riservata alla valutazione degli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento, assicurando così un approccio inclusivo e personalizzato alle necessità di ogni singolo alunno».
I giudizi andranno in pagella, ma potrebbero non essere gli stessi anche durante l’anno, la decisione spetta al docente. «La valutazione in itinere - si legge nell’ordinanza - resta espressa nelle forme che il docente ritiene opportune e che restituiscano agli alunni, in modo pienamente comprensibile, il livello di padronanza dei contenuti verificati, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal Collegio dei docenti e inseriti nel Piano triennale dell’offerta formativa».
INFORMAZIONI
Per garantire la comunicazione tra i professori e le famiglie e per rendere chiara e trasparente la valutazione degli alunni, gli istituti possono adottare forme di interrelazione con i genitori, eventualmente attraverso l’uso del registro elettronico. Nell’ordinanza ci sono anche le nuove disposizioni destinate alla scuola media per la condotta che viene valutata in decimi, quindi con voto numerico, e assume un’importanza cruciale visto che con l’insufficienza si perde l’anno. «Il voto di condotta nella scuola secondaria di primo grado - spiega Valditara - mira a rafforzare la responsabilità individuale e il rispetto delle regole».
Che cosa succederà con un brutto voto nel comportamento? «In sede di scrutinio finale - viene spiegato nell’articolo 5 dell’ordinanza - il consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato per gli alunni a cui è attribuito un voto di comportamento inferiore a sei decimi».
Le nuove disposizioni andranno in vigore a partire dall’ultimo periodo dell’anno scolastico in corso: quindi nella pagella di giugno, perché è necessario concedere alle scuole il tempo per adeguare i criteri di valutazione e aggiornare i registri elettronici così come i documenti di valutazione, sia nella scuola elementare sia nelle scuole medie. Sarà necessario anche informare dei nuovi voti anche le famiglie degli alunni, visto che la normativa interessa le classi dei più piccoli.