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Milano, 19 mar. (Adnkronos) - E' stato presentato stamane, a palazzo Isimbardi, l'accordo di collaborazione tra la città metropolitana di Milano, il Comune di Milano, Musa-Multilayered urban sustainability action e l'università degli studi Milano Bicocca che ha lo scopo di favorire in governo della geotermia urbana. Di recente vi è stato uno sviluppo esponenziale dei progetti di riqualificazione energetica che prevedono la gestione della climatizzazione attraverso pompe di calore alimentate da acque di falda, la cui concessione deve essere approvata dalla Città metropolitana, con la sola eccezione delle cosiddette grandi derivazioni, di competenza regionale.
La Città metropolitana ha infatti ereditato dalla Provincia l'importante delega alla gestione delle acque, con particolare riguardo ai temi della tutela e della concessione d'uso di questa preziosa risorsa. L'accordo stipulato nasce proprio per mettere in comune le competenze e le informazioni in possesso degli Enti e degli importanti istituti di ricerca, in una logica di reciproco aggiornamento e di costruzione di banche dati condivise a disposizione di tutti gli attori che agiscono sul territorio e sull'acqua.
"La sensibilità dei cittadini alle tematiche delle emissioni in atmosfera -Paolo Festa, consigliere delegato all'Ambiente, Città metropolitana di Milano- ha fatto si che si sviluppassero altri sistemi come l'utilizzo della risorsa idrica per ricavare energia. In questi anni si e' registrato un rilevante incremento, difatti le pompe di calore che utilizzano l'acqua della prima falda consentono di fornire energia termica agli edifici senza prevedere la combustione di fonti fossili e il conseguente rilascio di inquinanti in atmosfera. Nel tempo, le necessità e le opportunità di utilizzare le acque sono cambiate e di conseguenza sono mutate le regole e le attività che gli enti devono svolgere, come testimonia il fatto che nel 2023 i nostri uffici hanno rilasciato rilasciano quasi 400 autorizzazioni, un numero straordinario, data anche la complessità del procedimento. L'acqua estratta dalla falda, 340 milioni di mc/anno, potrebbe riempire ogni giorno 37.000 autobotti da 25 metri cubi, e questi volumi rendono l'idea di quanti inquinanti nocivi alla salute non vengono rilasciati in atmosfera".
"Milano città d'acqua -sottolinea Elena Maria Grandi, assessora all'ambiente e verde Comune di Milano- ha un ricchissimo reticolo di rogge e canali che rappresentano una risorsa e un potenziale straordinario anche per la geotermia. Lo sviluppo della tecnologia delle pompe di calore alimentate con acqua di falda prefigura importanti scenari di efficientamento energetico, in linea con quanto previsto dal Piano Aria Clima, approvato dal Consiglio Comunale di Milano due anni fa. Il Pac prevede infatti l'incremento dell'utilizzo di energie ecosostenibili e rinnovabili tese al superamento della dipendenza da combustibili fossili e alla riduzione delle emissioni climalteranti per il miglioramento della qualità dell'aria e il raggiungimento di una Milano ad 'emissioni zero'. Con questo accordo speriamo dunque di mettere in campo un modello operativo per la gestione idrogeologica e termica del sottosuolo della città mediante la creazione di una vera e propria cabina di regia per la geotermia urbana".
Nell'area metropolitana milanese l'acqua è abbondante e di buona qualità e gli Enti, con le rispettive competenze, hanno il compito di preservarla tenendo conto di tutti i suoi possibili usi, primo fra tutti quello umano, poi quello agricolo/irriguo, quello industriale e quello energetico nonché delle dinamiche di sviluppo di nuovi settori, quali ad esempio quello dello sfruttamento geotermico, che offre oggi una grande opportunità, a maggior ragione in considerazione delle mutate e mutevoli condizioni climatiche che hanno grande incidenza sull'acqua. Oggi attraverso la piattaforma 'Decimetro', città metropolitana ha costruito un portale nel quale confluiscono, georeferenziate, le informazioni relative a tutte le autorizzazioni ambientali, con una ricchezza che si compone di circa 500 layer.
Da dicembre 2023 è stata resa visibile a tutti i cittadini la parte riguardante i pozzi, che consente a chiunque di avere informazioni sulla localizzazione e sulle caratteristiche di queste infrastrutture. Le informazioni sono estese all'intero territorio metropolitano e sono fruibili da privati, progettisti ed enti che operano in qualsiasi modo con la risorsa. Alla giornata odierna hanno partecipato anche i professionisti che a vario titolo svolgono attività collegate all'uso della risorsa, i geologi, gli ingegneri e gli impiantisti, ma anche gli agronomi e quanti si occupano della gestione delle acque superficiali e sono stati raccolti stimoli derivati dalle varie e reciproche esperienze, per favorire la messa a sistema di dati di riferimento e di interpretazioni modellistiche.