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Naspi, arriva lo stop ai furbetti stretta al lavoro mordi e fuggi: per l'indennità serviranno almeno 13 settimane di contributi dal nuovo impiego

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I lavoratori che negli ultimi dodici mesi hanno lasciato volontariamente un lavoro a tempo indeterminato da quest’anno possono accedere alla Naspi in caso di licenziamento da un nuovo impiego solo a determinate condizioni. Quali?

Per ottenere l’indennità adesso è necessario avere accumulato almeno 13 settimane di contribuzione con il rapporto di lavoro successivo a quello che si è cessato per propria scelta.

LA STRETTA

La stretta anti-furbetti va a colpire quelle persone che, dopo aver dato le dimissioni da un impiego fisso, si facevano assumere da un’impresa «amica» per poi farsi licenziare a stretto giro al solo scopo di poter richiedere l’assegno di disoccupazione. Ma i beneficiari della Naspi ora hanno nuovi obblighi anche sul fronte della ricerca di un’occupazione.

Insomma i requisiti per ottenere la Naspi, l’assegno di disoccupazione riservato ai lavoratori subordinati che hanno perso involontariamente il posto, sono cambiati. Chi ha dato le dimissioni nel 2024 e non ha maturato almeno 13 settimane di contributi presso il secondo datore dovrà per forza aspettare 12 mesi dalla cessazione del primo rapporto di lavoro prima di poter inoltrare la richiesta per la Naspi.

Inoltre da novembre chi presenta domanda per la Naspi viene automaticamente iscritto alla piattaforma Siisl per l’inclusione sociale e lavorativa, pensata per incrociare domanda e offerta di formazione e lavoro: il beneficiario Naspi ha 15 giorni per accedere al portale e siglare il patto di attivazione digitale, aggiornare il proprio curriculum e redigere il patto di servizio personalizzato.

I NUMERI

I beneficiari della Naspi ad agosto 2024 sono stati 1.182.527, con una crescita dell’1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Così è emerso dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio cassa integrazione guadagni, fondi di solidarietà e disoccupazione dell’Inps. La domanda di accesso alla Naspi deve essere presentata in via telematica entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Al disoccupato che accetta un lavoro subordinato a tempo determinato di durata inferiore a sei mesi viene sospeso l'assegno fino alla scadenza del contratto solo se il reddito annuo derivante dalla nuova attività supera gli 8.500 euro. In caso contrario la Naspi viene ridotta per un importo pari all’80% del reddito prodotto dalla nuova attività. Con la rivalutazione l’importo massimo della Naspi passa quest'anno da 1.550 a 1.562 euro. L’assegno, pari al 75% della retribuzione media degli ultimi quattro anni percepita dal lavoratore, ha una durata massima di 24 mesi e dal sesto mese di fruizione (otto per gli over 55) si riduce del 3% ogni mese.

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