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E adesso Netanyahu spiega che il nuovo obiettivo della guerra è costituito dalla sicurezza del nord di Israele. Così leggiamo su ansa.it ad esempio.
In particolare, il presidente Netanyahu annuncia, in maniera certa, che è necessaria – sono parole riportate da Ansa – un’espansione degli obiettivi di guerra dello Stato ebraico per includere il ritorno dei residenti nelle aree settentrionali del paese. Ancora una volta, in perfetto stile Orwelliano, le aggressioni belliche vengono giustificate retoricamente e propagandisticamente, starei quasi per dire vengono nobilitate, come se fossero motivate da ragioni di sicurezza. Ormai la retorica propagandistica, nelle sue forme più bieche, è prassi costante delle politiche imperialistiche tanto di Israele quanto di Washington.
L’imperialismo prova a giustificare se stesso coprendosi con la foglia di fico ora dei diritti umani d’asporto, ora della sicurezza che deve essere garantita. Come bene disse Lenin, l’imperialismo non è nient’altro se non la fase suprema di un capitalismo che non accetta più la presenza di stati, altri, e tutto e tutti deve sottomettere al suo dominio planetarizzato. In questo anno, dopo le vicende dell’ottobre 2023, abbiamo visto Israele mobilitare gli argomenti più assurdi per giustificare le proprie ingiustificabili pratiche imperialistiche.
Pratiche imperialistiche che, lo sappiamo bene, sono condotte spietatamente contro il popolo di Gaza. Netanyahu ha infatti asserito che quello di Israele è il diritto di difendersi, proprio mentre ha aggredito senza pietà gli abitanti di Gaza in modo difficilmente giustificabile come difensivo. Netanyahu ha ancora asserito che Israele sta lottando contro il terrorismo, proprio mentre impiega metodi terroristici contro i civili e compiendo un vero e proprio massacro di innocenti.
Si vorrà forse dire che donne, bambini, anziani fatti saltare per aria dall’imperialismo di Netanyahu sono terroristi? E che quella contro bambini, donne, anziani è la guerra contro il terrorismo? Chi è realmente terrorista, analizzando i rapporti di forza? E adesso, Dulcis in fundo, Netanyahu evoca ipocritamente le ragioni di sicurezza per poter meglio contrabandare l’idea ignobile di una espansione degli obiettivi di guerra ad Israele. E quel che è più grave è che tutto questo accade nel complice e irresponsabile silenzio della comunità internazionale, che è poi un nome ipocrita con cui l’Occidente, anzi l’Uccidente, libera l’atlantista, chiama se stesso, e sempre giustifica l’ingiustificabile schierandosi dalla parte dell’imperialismo condotto contro chiunque non si pieghi alla globalizzazione. Globalizzazione che meglio andrebbe definita inglobalizzazione o anche imposizione planetaria del modello occidentale di produzione, di scambio e di esistenza.
Proprio mentre domina il modello occidentale, anzi ‘uccidentale’, Si dichiara che tutti gli stati sovrani sono superflui e degni di essere superati e al tempo stesso due stati soltanto, Stati Uniti e Israele, si presentano come unici e indispensabili, come i soli due stati titolati a esistere e di più, nobilitati nelle loro quotidiane pratiche di aggressione condotte contro tutti coloro i quali non si pieghino alla loro libido dominandi, sfrenata e portatrice di inestinguibili efferatezze.
Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro