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E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto contenente il programma di esame della patente D1, il cosiddetto “patentino” che consente anche ai sedicenni il comando di unità da diporto con motorizzazione di potenza non superiore a 115 cavalli e possibilità di navigare esclusivamente di giorno. Fortemente voluta da Confindustria Nautica, la novità apre le porte della navigazione a una nuova generazione di diportisti, contribuendo tra l’altro alla diffusione della cosiddetta “piccola nautica”, in particolare quella delle unità di dimensioni entro i 10 metri (i cosiddetti natanti, ma non solo), meno costose e non obbligate all’immatricolazione. Tra i vantaggi per il settore anche la possibilità di incrementare le attività di noleggio, finora consentito a giovani senza patente esclusivamente con mezzi di potenza non superiore a 40 cavalli.
Affidato alle scuole nautiche, il corso per la patente D1 deve avere una durata complessiva di non meno di 5 ore ed essere organizzato in lezioni con frequenza obbligatoria in presenza, di durata non inferiore a due ore giornaliere. Il piano di studi prevede anche esercitazioni pratiche individuali, con navigazioni e manovre a motore, della durata di almeno cinque ore non consecutive. La “scuola di navigazione” deve essere svolta su unità da diporto di lunghezza minima di 5,90 metri con motore di potenza superiore a 40 cavalli.
A conclusione del corso, il candidato sostiene una prova di idoneità finale presso la scuola, costituita da 15 quiz selezionati nell’ambito delle materie indicate nel programma. L’esame si ritiene superato se il candidato fornisce almeno 12 risposte esatte nel tempo massimo di 30 minuti.
Le scuole nautiche comunicano a capitaneria di porto, provincia e motorizzazione competenti per territorio, luogo, giorno e ora di svolgimento del corso formativo e dell’esame di idoneità finale e i nominativi dei partecipanti, nonché il collegamento di accesso in videoconferenza per le finalità di vigilanza e di verifica da remoto. In una nota alla stampa, Confindustria Nautica ha informato di aver condiviso i quiz di esame con Unasca e Confarca e con la Direzione competente del Ministero dei Trasporti
Tra le nozioni da apprendere per il conseguimento del cosiddetto patentino non mancheranno quelle dedicate alla conoscenza delle parti principali dello scafo e delle funzioni di elementi determinanti per la navigazione come il timone e l’elica. Ovviamente sarà necessario dimostrare di saper svolgere manovre di ormeggio, ancoraggio, disormeggio e accosto. E’ prevista anche la capacità di calcolo dell’autonomia in relazione a potenza del motore e quantità residua di carburante, o d’intervento in caso di irregolarità di funzionamento e di piccole avarie che non richiedano necessariamente interventi di assistenza specialistica.
Il piano di studi prevede un’attenzione particolare alla sicurezza della navigazione, che per il patentino D1 obbliga, come detto, a navigare entro le 6 miglia dalla costa ed esclusivamente nelle ore diurne. In primo piano, nel programma da seguire per prepararsi all’esame, le precauzioni da prendere all’ingresso e all'uscita dei porti e la navigazione in prossimità della costa o di specchi acquei dove si svolgono altre attività nautiche (nuoto, sci nautico, pesca subacquea, ecc.). Dovranno essere studiati anche i ruoli di fanali e segnalazioni luminose e si dovrà dimostrare di saper gestire correttamente fenomeni come deriva, scarroccio ed emergenze.
Tra le materie ci sono anche i rischi derivanti dalla conduzione dell’unità sotto l’influenza dell’alcol o in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti. Particolare attenzione viene dedicata alla conoscenza della normativa sulle dotazioni di sicurezza e sui mezzi di salvataggio in relazione alla navigazione effettivamente svolta, alla navigazione in solitario e alle velocità consentite.
Un capitolo importante del piano di studi è quello dedicato alla prevenzione degli incendi e, in caso di necessità, all’uso di estintori. Fuoco a parte, vengono fornite, nel piano di studio per il conseguimento del patentino, anche nozioni necessarie a gestire le informazioni meteo e ad affrontare situazioni d’emergenza in caso di sinistro marittimo (collisione, falla, incaglio, uomo in mare) o di navigazione con tempo cattivo.
Una parte del programma di studi prevede infine la conoscenza della normativa in materia di poteri, doveri e responsabilità del comandante; la conoscenza degli obblighi sui documenti da tenere a bordo e delle regole da rispettare in materia di attività balneari, sci nautico, pesca sportiva e subacquea e di elementi normativi sulla protezione dell’ambiente marino e delle aree marine protette.
Il costo del corso per il conseguimento della patente D1 varia in base alle diverse ”scuole guida” ma in genere si aggira sui 700,00 euro, cui vanno aggiunti gli emolumenti ministeriali e le spese per il certificato medico.