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Perché sempre più giovani si ammalano di tumore? Picchi in tutto il mondo, è allarme: «Mortalità in aumento»

7 mesi fa 7
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I medici di tutto il mondo lanciano l’allarme per l'aumento di giovani a cui vengono diagnosticati tumori più comunemente associati agli anziani. Tra il 1990 e il 2019, i casi di cancro in giovani pazienti sono aumentati del 79% e i decessi sono aumentati del 28%. Nel 2030 le diagnosi previste dai progetti di studio continueranno ad aumentare del 31% e i decessi aumenteranno del 21%. 

Quasi tutti i continenti stanno registrando un aumento di vari tipi di cancro nelle persone sotto i 50 anni, il che è particolarmente problematico poiché la malattia tende a essere diagnosticata negli stadi più avanzati: la maggior parte dei medici non è infatti preparata a ricercarla nei giovani. Le disparità nei tassi e nei tipi di malattia lasciano perplessi gli scienziati e hanno spinto alcuni a dare il via a progetti di ricerca pluridecennali che coinvolgeranno centinaia di migliaia di persone da tutto il mondo.

Tumore del colon, al Campus Bio-Medico parte una campagna di screening

Aumento nel mondo

A livello globale, ad esempio, l’Australia ha registrato il maggior numero di diagnosi di cancro a esordio precoce nel mondo, con un tasso di 135 ogni 100.000 persone.  La vicina Nuova Zelanda ha il secondo tasso più alto, con 119 casi nelle persone sotto i 50 anni ogni 100.000 persone.

Nel primo caso, il cancro al seno è la malattia più diffusa. Mentre in Nuova Zelanda al primo posto troviamo il cancro al colon. Anche in Asia, Giappone e Corea del Sud i dati sono piuttosto allarmanti, Gli Stati Uniti sono al sesto posto, con 87 casi ogni 100.000 persone sotto i 50 anni e il Regno Unito è al 28° posto, con 70,5 casi ogni 100.000 persone. I tumori che aumentano più rapidamente sono quelli alla gola e alla prostata. I tumori ad esordio precoce con la più alta mortalità includono quelli della trachea, del polmone, dello stomaco e del colon.

Alimentazione e abitudini

Gli esperti hanno a lungo ipotizzato che dietro tale aumento potrebbero esserci l’aumento dei tassi di obesità e gli screening precoce del cancro, così come le diete ricche di grassi, il consumo di alcol e l’uso di tabacco.  Tuttavia, poiché gli stili di vita e le abitudini variano così ampiamente da paese a paese, si ritiene che questi  fattori non spieghino interamente l’aumento. Daniel Huang, epatologo dell'Università Nazionale di Singapore, ha dichiarato a Nature: «Molti hanno ipotizzato che cose come l'obesità e il consumo di alcol potrebbero spiegare alcuni dei nostri risultati. Ma non è così: occorre un'analisi più approfondita dei dati».

Genetica e risposta immunitaria

Ricerche più recenti hanno iniziato a concentrarsi sulla componente genetica del cancro a esordio precoce. Alcuni hanno scoperto che i giovani sviluppano tumori più aggressivi rispetto ai pazienti più anziani. Anche il patologo Shuji Ogino della Harvard Medical School e i suoi colleghi hanno scoperto una risposta immunitaria indebolita nelle persone con tumori ad esordio precoce. Tuttavia, le differenze sono ancora sottili, ha detto Ogino, e non è possibile determinarne una ragione chiara. Un nuovo campo di ricerca è l’impatto sul cancro a esordio precoce da parte del microbioma del corpo, l’insieme di tutti i microbi, come batteri, funghi, virus e i loro geni, che vivono naturalmente nel corpo umano.  Il microbioma può essere “disturbato” da cambiamenti nella dieta e da un aumento dell’uso di antibiotici. Lo sconvolgimento del microbioma può portare all’infiammazione, che è stata collegata all’aumento di diverse malattie, compreso il cancro. 

Cancro al colon

Particolarmente preoccupante è il cancro al colon tra i giovani. I dati hanno mostrato che il tasso di casi tra le persone di età compresa tra 20 e 34 anni è aumentato del 40% tra il 2010 e il 2020. E si prevede che aumenteranno del 90% entro il 2030. I tumori del colon e del retto sono il terzo tipo più comune negli Stati Uniti e la terza causa di morte sia negli uomini che nelle donne.

I dati in Italia

Secondo l'Iss, ogni anno in Italia circa 11.000 persone di età compresa tra i 15 e i 39 anni (50 ogni 100.000 persone della stessa età) si ammalano di tumore. Questo dato riflette l'incidenza di alcune neoplasie ad alta curabilità e guarigione come i tumori del testicolo e i tumori della tiroide, per cui i decessi ammontano a circa 2.600 casi (12 ogni 100.000). Su un totale di 21 milioni di persone tra i 15 e i 39 anni, si stima la presenza di circa 100.000 adolescenti e giovani adulti malati di tumore (con diagnosi di tumore negli ultimi cinque anni). Nel 1995 erano circa 4.700 i soggetti di 15-39 anni di sesso maschile cui è stata diagnosticata una neoplasia, mentre 1.255 circa sono stati i decessi. I valori corrispondenti per le donne sono pari a 6.100 e a 1.335. Quindi le donne appaiono relativamente svantaggiate rispetto agli uomini (figure 1, 2 e 3). La frequenza con cui insorge la malattia negli uomini è in Italia abbastanza simile a quella europea e statunitense, con valori intorno ai 41 nuovi casi ogni 100.000 giovani adulti; nelle donne invece il quadro italiano è leggermente svantaggiato se confrontato con quello europeo, ma nettamente migliore di quello degli USA, dove si registrano 64 nuovi casi ogni 100.000 donne contro i 52 delle italiane.  Dai risultati della ricerca emergono dati che testimoniano la serietà dell’incidenza di alcuni tipi di tumore, in particolare il tumore al seno e il tumore al testicolo. I numeri di questi tumori sono generalmente noti, ma mai sono stai messi in relazione con questa fascia di età.

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