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Pino Daniele, 10 anni dalla morte: quell'uomo in blues che manca a tutti. A Sanremo un tributo speciale

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Una corsa contro il tempo, quel tempo con il quale aveva giocato per una carriera intera, inventando su ritmi che la musica napoletana non aveva mai conosciuto veri e propri capolavori. Solo che quella volta, mentre l'auto partita dalle campagne toscane sfrecciava sull'Aurelia cercando di raggiungere il prima possibile al Sant'Eugenio di Roma il cardiologo di fiducia del cantautore, il tempo lo ingannò. E così la sera del 4 gennaio, alle 22.45, esattamente dieci anni fa, Pino Daniele salutò tutti e se ne andò. Eppure a distanza di dieci anni dalla sua prematura scomparsa, a soli 59 anni, per via di quel cuore che aveva cominciato a farlo tribolare già a trent'anni a causa di una malattia congenita, Pino Daniele continua a essere ovunque, insieme alla sua musica. C'è chi giura di vederlo ancora e di parlarci, come James Senese, per quasi quarant'anni al suo fianco come sassofonista: «A volte il fantasma di Pino mi viene a trovare».

AL CINEMA

C'è chi lo omaggia con film che ne ripercorrono la parabola artistica, come Marco Spagnoli e l'ex discografico Stefano Senardi con il loro Pino Daniele - Nero a metà, al cinema oggi, domani e lunedì come evento speciale, realizzato con i contributi di Teresa De Sio, Tullio De Piscopo, Tony Esposito, Rino Zurzolo, Rosario Jermano, Ernesto Vitolo, Gigi De Rienzo (molti di loro si sono riuniti anche nell'album Blues For Pino, prodotto dal chitarrista Osvaldo Di Dio, in uscita il 10 gennaio, con un cameo dell'icona blues Robben Ford), che vissero in prima persona la rivoluzione che l'artista fece quando con il poker di Terra mia (1977), Pino Daniele (1979), Nero a metà (1980) e Vai mo' (1981) prese la melodia partenopea e la portò nel mondo, o viceversa, condendola con il rock, il blues, il soul, il jazz. E c'è chi, tra i giovani, ne tiene in vita lo spirito: recuperate, se volete, l'esibizione di Settembre - lo vedremo a febbraio a Sanremo, tra i giovani - dello scorso anno a X Factor con un remix di Je so' pazzo mischiata con la hit Crazy degli Gnarls Barkley. Quest'anno, invece, durante la finale del talent in piazza del Plebiscito Giorgia e Gigi D'Alessio lo hanno ricordato sulle note di Napule è.

L'EVENTO

E proprio a piazza del Plebiscito, dove nel 1981 suonò per 200 mila persone, il 18 settembre si svolgerà il tributo Pino è - Il viaggio del musicante, con protagonisti amici e colleghi oltre ai vincitori del premio Musicante Award: «Pino è stato un grande cantore della Napoli di oggi. È nei cuori di Napoli e nei cuori degli italiani, e noi faremo di tutto per ricordarlo e per conservare forte il suo messaggio e la sua musica», assicura il sindaco della città partenopea Gaetano Manfredi. L'evento rientra tra le tante iniziative della fondazione a lui intitolata, presieduta dal figlio Alessandro Daniele (45 anni, nato insieme alla sorella Cristina dalla prima moglie Dorina Giangrande; nel 2004 sposò poi Fabiola Sciabbarrasi, conosciuita nel 1992 grazie a Massimo Troisi, dalla quale ha avuto altri tre figli, Sara, Sofia e Francesco), promosse sia per il decennale della scomparsa che per quello che sarebbe stato il settantesimo compleanno del musicista, il prossimo 19 marzo.

IL PROGRAMMA

Si va dall'inedito Again (uscito a novembre) alla ristampa dell'album Musicante, passando per un nuovo docu-film in uscita a marzo (si intitola Pino e lo hanno realizzato il regista Francesco Lettieri e il giornalista Federico Vacalebre) e una mostra (da marzo al Palazzo Reale di Napoli). Oggi la sua musica rivivrà per tutto il giorno anche in tv e in radio. Proprio nel segno di Pino Daniele debutta oggi alle 10 su Rai Radio Live Napoli Lungomare Groove, programma - curato da Cecilia Donadio e Felice Iovino - che racconterà il rapporto tra molti artisti partenopei e il mare.

LO SPECIALE

Su Rai Cultura alle 17.45 andrà in onda uno speciale di Nero Napoletano dedicato a lui, con un'intervista d'archivio. Su Rai3 alle 20 una puntata speciale di Blob intitolata JeSoPazzo, na voce e na guitar, a cura di Simona Buonaiuto. Infine alle 21.20 su Rai2 andrà in onda il documentario di Giorgio Verdelli Pino Daniele - Il tempo resterà. In attesa del tributo previsto a febbraio a Sanremo. «Noi andremo via, ma il tempo resterà. Noi non siamo nulla. È la musica che resta», diceva lui. Aveva ragione, ma vale solo per i grandi artisti. Come Pino.

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