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Premio giornalistico Paolo Graldi, annunciati i vincitori della prima edizione del riconoscimento intitolato all'ex direttore del Messaggero

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Sono stati annunciati ieri i vincitori della prima edizione del Premio Giornalistico Paolo Graldi, il riconoscimento intitolato all’ex direttore e firma storica di questo giornale, che saranno consegnati nel corso di un evento condotto da Paola Saluzzi il prossimo 29 novembre alle ore 15.30, presso la Sala della Regina a Palazzo Montecitorio. È scomparso lo scorso 30 dicembre, dopo una lunga malattia, Paolo Graldi. Direttore del Messaggero dal 26 settembre 2000 al primo luglio 2002, aveva guidato il giornale attraverso i marosi dell’11 settembre, le asperità della guerra al terrorismo, della caccia a Osama bin Laden. Aveva affrontato tempi eccezionali con mezzi altrettanto eccezionali. E sempre con il consueto aplomb, senza mai alzare la voce. Un signore della carta stampata che oggi questo premio vuole ricordare.

Premio giornalistico Paolo Graldi, ecco i vincitori della prima edizione. La cerimonia il 29 novembre a Montecitorio

I COMMENTI

Un professionista che ha lavorato quasi vent’anni anche al Corriere della Sera, occupandosi di mafia e di terrorismo, che aveva fatto anche molta radio e televisione, collaborando con Enzo Biagi, Sergio Zavoli. E che fu anche presidente della Scuola Superiore di Giornalismo della Università Luiss di Roma. Negli ultimi anni, aveva continuato a dare il suo contributo, a lasciare il segno con il suo stile inconfondibile, commentando, e spesso indignandosi, per fatti di cronaca che toccavano, in vario modo, tutti i cittadini. E scriveva interviste a personaggi della cultura italiana, in una rubrica che si chiamava In vita veritas: Anna Fendi, Mara Venier, Peppino di Capri, Silvio Garattini.

I PRINCIPI

Non sorprende che i requisiti fondamentali che questo riconoscimento vuole esaltare siano proprio quelli che hanno caratterizzato il percorso professionale di Paolo Graldi: l'autorevolezza e la competenza, unite all'impegno costante nella ricerca dei dettagli utili alla comprensione di ogni avvenimento, dalla cronaca locale ai grandi eventi internazionali. Sono questi i principi ispiratori della giuria di cui è presidente onorario Gianni Letta, coordinata da Massimo Martinelli e composta da Emilio Albertario, Maurizio Caprara, Paolo Conti, Luigi Contu, Alessandro De Angelis, Margherita De Bac, Ferruccio De Bortoli, Franco Ferraro, Stefano Folli, Bruno Manfellotto, Silvana Mazzocchi, Clemente Mimun, Antonio Padellaro, Barbara Palombelli, Vittorio Sabadin, Fiorenza Sarzanini e Antonello Valentini. La giuria ha scelto i vincitori, tra candidati divisi in sei campi d’azione principali. Per la prima sezione, “Giornalismo politico”, il riconoscimento va a Massimo Franco, editorialista del Corriere della Sera, autore di numerosi libri di successo e membro dell’International Institute for Strategic Studies di Londra. Va invece a Nello Scavo, inviato speciale di Avvenire, esperto di cronache giudiziarie e corrispondente di guerra, il Premio Graldi intitolato al “Giornalismo d’inchiesta”.

I SAGGI

Giovanni Bianconi, inviato speciale del Corriere della Sera, esperto di criminalità organizzata e autore di numerosi saggi sul terrorismo di destra e di sinistra, è il vincitore della sezione intitolata al “Giornalismo Giudiziario”. L’inviata speciale del Tg1 Stefania Battistini, protagonista di innumerevoli reportage dai teatri di guerra, autrice di saggi di geopolitica, è la vincitrice del riconoscimento dedicato al “Giornalismo radiotelevisivo”: di recente era anche finita nel mirino del Cremlino, per un suo reportage nei territori controllati dalle truppe ucraine in Russia. Cecilia Sala, giornalista de Il Foglio, scrittrice e autrice del podcast “Stories”, tra i più ascoltati sulle piattaforme digitali, è invece la vincitrice del premio intitolato al “Giornalismo Under 35”. Infine, il riconoscimento dedicato al “Comunicatore”, che è stato assegnato a Giovanni Grasso, autorevole consigliere per la stampa e la comunicazione del capo dello Stato, direttore dell'ufficio stampa della Presidenza della Repubblica e anche scrittore: lo scorso aprile era uscito il suo ultimo romanzo, L'amore non lo vede nessuno (Rizzoli).

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