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C'è voluto più del previsto, ma alla fine l'accordo si è trovato. E per 3 milioni di lavoratori del Commercio e del Terziario scattano aumenti medi in busta paga da 240 euro al mese, più un'una tantum da 350 euro per la cosiddetta "vacanza contrattuale". Come anticipato da Il Messaggero lo scorso luglio, quindi, si è venuti a patti su una cifra intermedia tra le richieste di sindacati e datori di lavoro, senza toccare la quattordicesima mensilità, come pure era stato chiesto da Confcommercio. La cifra, dopo l'agitazione sindacale e il blocco della trattativa che andava avanti dallo scorso autunno, è stata più alta dei 150 euro medi inizialmente previsti. Ma vediamo tutte le novità dell'accordo siglato tra sindacati (Filcams, Fisascat e Uiltucs) da una parte e Confcommercio e Confesercenti dall'altra.
Welfare aziendale, le piccole e medie imprese venete ci credono