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Un nuovo attacco russo ha colpito oggi una struttura a Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, provocando 6 morti e 9 feriti. La notizia è stata comunicata su Telegram da Ivan Fedorov, capo dell’amministrazione militare regionale, che ha precisato: «Sei persone sono morte e nove sono rimaste ferite. Nel punto dell'impatto è scoppiato un incendio: queste sono le conseguenze preliminari dell'attacco nemico a Zaporizhzhia. Attualmente i feriti ricevono tutta l'assistenza necessaria», si legge nel messaggio.
L'avanzata "nordcoreana" a Kursk
Nel frattempo, gli equilibri internazionali continuano a complicarsi a seguito della partecipazione dell'esercito nordcoreano al conflitto. Sul fronte internazionale, il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov, durante un’intervista con l’emittente sudcoreana KBS, ha confermato il primo scontro tra truppe ucraine e nordcoreane, considerandolo come una possibile “partecipazione iniziale” di Pyongyang al conflitto.
Umerov ha dichiarato che si attendono ulteriori dispiegamenti di soldati nordcoreani, con circa 15.000 truppe suddivise in unità di 3.000 uomini pronte a sostenere le forze russe lungo il fronte, che si estende per oltre 1.500 chilometri nel nord-est, est e sud-est dell’Ucraina. Le forze nordcoreane, già segnalate nella regione russa di Kursk per contrastare l’avanzata ucraina, sarebbero impiegate in prima linea.
La presenza nordcoreana era stata denunciata anche da Andrii Kovalenko, a capo del Centro ucraino per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio nazionale di sicurezza e difesa.
Escalation del conflitto?
L'internazionalizzazione del conflitto rischia di allargarsi ulteriormente: il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha accusato l'Ucraina e i Paesi europei di aver tentato di allargare la guerra reclutando altre nazioni. In particolare Kiev starebbe «cercando di fare di tutto per coinvolgere la Corea del Sud». Secondo Pescov, Seul potrebbe decidere di fornire armi letali a Kiev in risposta alla presenza denunciata di migliaia di militari della Corea del Nord in Russia.
Secondo il Ministero della Difesa della Corea del Sud, oltre 10.000 soldati nordcoreani sono stati inviati in Russia, con un numero “considerevole” spostato verso le zone del fronte, tra cui la stessa Kursk. «Riteniamo che un numero considerevole di questi soldati si sia già mosso verso le aree di combattimento», ha affermato Jeon Ha-kyou, portavoce del ministero, durante un briefing con la stampa.