L'obiettivo di spesa per la difesa della Nato deve essere "sopra il 3%". Lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza, Mark Rutte, tornando a invitare gli alleati a fare "molto di più".
"Nel 2024 gli alleati Nato in Europa e Canada hanno investito 485 miliardi di dollari nella difesa, un aumento di quasi il 20% rispetto al 2023, con ben due terzi degli Alleati che spendono almeno il 2% del loro Pil in difesa. Mi aspetto che ancora più alleati raggiungano e in molti casi superino l'obiettivo nel 2025. Dobbiamo fare molto di più", ha sottolineato.
"Dobbiamo fare molto di più per avere ciò di cui abbiamo bisogno per la deterrenza e la difesa, in modo che il peso sia condiviso in modo più equo", ha spiegato Rutte alla presenza del nuovo segretario alla Difesa americano Pete Hegseth, al suo primo viaggio al quartier generale dell'Alleanza, evidenziando a più riprese che se la Nato si ferma all'obiettivo del 2% "non potrà difendersi tra cinque anni" e ribadendo la necessità di "più sforzi" nella spesa da destinare alla difesa.
'Se Putin attaccasse la Nato perderebbe, e lo sa'
Il segretario generale ha inoltre sottolineato di essere "d'accordo" con Donald Trump "sulla necessità di una maggiore condivisione degli oneri tra l'America e i suoi alleati europei in materia di aiuti all'Ucraina"
"Ci stiamo coordinando in modo intenso con Trump" e "c'è una convergenza di opinioni secondo cui dobbiamo garantire che l'Ucraina sia nella migliore posizione possibile per avviare i negoziati" di pace, ha sottolineato Rutte.
"Se Putin attaccasse la Nato, la reazione sarebbe devastante". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in conferenza stampa, evidenziando che il presidente russo "perderebbe e lo sa"
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