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Scontri alla Sapienza al corteo pro Palestina. I manifestanti sono usciti dalla città universitaria dell'università in corteo, ma a viale Regina Elena sono stati bloccati dalle forze dell'ordine. Secondo quanto raccontano i ragazzi della Fgc almeno tre giovani sarebbero stati fermati e ci sarebbero dei feriti. «Di fronte alla mobilitazione degli studenti di oggi la risposta della Sapienza è stata nuovamente un Senato Accademico blindato e la celere. L'ateneo è disposto a caricare i propri studenti piuttosto che ascoltare le istanze di migliaia tra studenti, ricercatori e docenti. La Rettrice si assuma le sue responsabilità: dimissioni immediate!", scrivono sui social.
La denuncia
«Durante il corteo hanno fermato due compagni, vogliamo raggiungere la questura ma la polizia ci impedisce di passare e carica gli studenti. Inoltre il Senato accademico delibera condannando il massacro e chiedendo il cessate il fuoco, ma è solo una dichiarazione per pulirsi la coscienza. Neanche una parola sugli accordi. Nessuna intenzione concreta di interrompere la complicità con il genocidio. La risposta del Senato alle nostre richieste è vergognosa. E sono vergognose le cariche della polizia». Lo affermano e poi scrivono sui social i giovani del coordinamento Collettivi Sapienza.
Cosa è successo
Erano circa 300 gli studenti pro-Palestina dei Collettivi che nel pomeriggio di oggi hanno manifestato all'interno della Sapienza di Roma, provando ad assaltare prima il rettorato, poi il commissariato. I primi momenti di tensione quando alcuni di loro hanno tentato di fare irruzione all'interno del Rettorato dove erano riuniti in seduta congiunta Senato accademico e cda dell'ateneo per l'approvazione di un documento che rifiuta «il boicottaggio della collaborazione scientifica internazionale». L'irruzione è stata contenuta e respinta dalla polizia. A quel punto i manifestanti hanno dato vita a un corteo spontaneo all'interno della città universitaria, durante il quale uno degli studenti è saltato su una volante, danneggiandola. Lo studente è stato così fermato dagli agenti e portato in commissariato. Il nutrito gruppo di manifestanti ha quindi assaltato i locali del commissariato presso l'università. Durante il tentativo di irruzione uno di loro ha aggredito il dirigente di polizia a calci e pugni, procurandogli ferite. Anche questo manifestante è stato bloccato e trattenuto dalla polizia. I manifestanti, convinti che i due fermati fossero all'interno del commissariato dell'università, hanno tentato più volte di fare irruzione. Successivamente invece hanno raggiunto il vicino commissariato San Lorenzo, dove tuttora stazionano. Durante gli scontri i manifestanti hanno pesantemente danneggiato due auto della vigilanza in servizio alla Sapienza.