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Se per innamorarsi c’è bisogno di un Google Doc

10 mesi fa 10
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Per contrastare il calo della natalità in Giappone si sono inventati una specie di Tinder statale. Con i big data e l’intelligenza artificiale, l’amore della tua vita, quello giusto per procreare pro-patria, lo trova l’app. Per tutti gli altri non resta che arrangiarsi con i vecchi metodi. La palestra, per i più intraprendenti il bar, gli amici di amici e poi le app di incontri. Innumerevoli i tutorial su come scegliere le foto per sembrare certo belli, ma non vanitosi, intelligenti, ma non secchioni. E la bio? Come possiamo in qualche riga raccontare chi siamo? Spiegare che cosa amiamo e cosa detestiamo, così da non perdere nemmeno un minuto con un fanatico religioso se siamo atei o con un poliamoroso se il nostro sogno è mettere su famiglia? Così negli Stati Uniti è nata una tendenza nuova di zecca, ma che profuma di passato, di blog e di file word con il grassetto e le fotografie incastrate alla bene e meglio.

L’ultima novità sul dating online sono i Google Doc, da condividere con gli aspiranti potenziali candidati. C’è un sito dedicato, DateMe, ma non è l’unico. Ci clicchi sopra, scegli il genere, l’età e la città. Così compaiono una serie di Google Doc da consultare. Anche se con scelte stilistiche variabili, seguono più o meno tutti lo stesso schema: si inizia con ampia scelta di foto, seguono le informazioni di base, dove insieme a età, altezza, formazione, lavoro e luogo di nascita c’è anche il capitoletto dedicato ai figli, se vuoi averne oppure no. C’è chi indica anche il numero di ovuli congelati. Seguono: cosa piace a me, cosa può piacere a chi mi piace, dove e come mi piace viaggiare, qualcuno si spinge anche a inserire le recensioni degli amici. Per esempio Nicole. Si presenta con una lista di cose che le piacciono e che dovrebbero piacere, corredata da esempi. «Sorrido e rido tantissimo! Adoro fare cose stupide. Esempio: vado ai campi estivi per adulti e la mia vita da sogno sarebbe stare in un campo estivo tutto l'anno. So cucire, lavorare a maglia, disegnare, dipingere, scarabocchiare, qualsiasi cosa. Il mio linguaggio d'amore è riuscire a ricucire i bottoni sulla camicia per te. Ora sono un artista a tempo pieno, realizzo acquerelli sul cambiamento climatico».

E si va avanti così, in una lettura oggettivamente abbastanza ipnotica e senza precedenti nell’universo delle app, dove si sceglie se uscire o no con una persona nel giro di pochi secondi. Vale la pena di sapere tutto dell’altro ancora prima di conoscerlo? Questi fogli pieni di speranze e desideri ricordano molto le liste consegnate ai matchmaker, o marriage broker, raccontati in diverse serie su Netflix. Giovani e giovanissimi si vogliono sposare, ma per sapere con chi si affidano a esperti di matrimoni combinati. Se abbastanza punti della lista combaciano, allora ci si vede per il primo incontro. Funziona? Può darsi. Tra le tante meraviglie dei cari, vecchi Google Doc c’è chi si possono aggiornare in tempo reale. E Lisa l’ha fatto. In capo al suo curriculum d’amore c’è una buona notizia, con consiglio. «Ho caricato questo documento su diversi siti e ora sto uscendo con una persona. A voi che mi leggete, voglio dire: provateci, funziona!».

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