Sestri Levante, Giampaolo Bregante uccide la moglie Cristina Marini e confessa: «Era depressa, non prendeva più i farmaci»

ROMA Ha ucciso la moglie con un colpo d'arma da fuoco e poi ha chiamato i carabinieri per costituirsi. È accaduto a Sestri Levante (Genova) ieri mattina dove un uomo di 74 anni ha sparato con una pistola legalmente trattenuta alla moglie, uccidendola. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto fatto anche in base al racconto dell'uomo ai militari, la moglie sembrava soffrire di una forte depressione e anche di scatti d'ira e il marito in preda ad un raptus avrebbe impugnato la pistola e sparato. Il 74enne ora si trova in caserma a Sestri Levante, dove è arrivato anche il pubblico ministero per l'interrogatorio.

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Giampaolo Bregante dopo aver sparato alla moglie, Cristina Marini, ha chiamato il figlio e i carabinieri, confessando l'omicidio. Secondo le prime informazioni l'uomo ha detto di avere ucciso la moglie per «porre fine alla sua depressione e visto che la moglie si rifiutava di prendere le medicine per le cure». Sul posto sono arrivati i medici del 118 e i carabinieri. I militari sono coordinati dal pm Stefano Puppo.
Comandante di lungo corso, Gian Paolo Brigante è conosciuto come una persona tranquilla, amante del mare. Ieri era con alcuni suoi amici a giocare a pinnacolo, come tutti i giorni. «Amava raccontare le sue avventure per mare sui traghetti - raccontano gli amici - Era preoccupato solo per la depressione della moglie ma non faceva trapelare nulla». Il primo ad accorrere sul luogo dell'omicidio è stato il figlio Righel, avvisato dal padre dopo che aveva sparato alla moglie, assieme ai carabinieri che avevano ricevuto la telefonata da parte dell'omicida. Il corpo di Cristina era riverso in cucina. Bregante è stato portato nella caserma di via Val di Canepa a disposizione del magistrato di turno.