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Tari, la classifica delle città più costose: primo posto per Pisa con 595 euro (+76%), a Roma 450 euro

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Nel 2024 la Tari è 'costata' alle famiglie italiane 337,77 euro. In testa alla classifica c'è Pisa, dove gli abitanti hanno pagato 594,85 euro, il 76% in più rispetto alla media del paese. E' quanto emerge dall'indagine conoscitiva sulla tassa rifiuti, realizzata dalla Uil (Servizio stato sociale, politiche fiscali e previdenziali, immigrazione).

La classifica

A seguire la prima classificata sono: Brindisi con 518 euro; Trapani con 511 euro; Genova con 508 euro; Pistoia con 504 euro; Napoli con 493 euro; Reggio Calabria con 487 euro; Barletta con 485 euro; Siracusa e Asti con 481 euro.

La città più conveniente

La città dove la Tari è più 'conveniente' è La Spezia, dove con 170 euro l’anno a nucleo si paga la metà rispetto alla media nazionale. Nella lista delle città con la tassa più bassa si classificano: Belluno con 186 euro; Novara con 189 euro; Brescia con 195 euro; Ascoli Piceno con 200 euro; Trento con 202 euro; Macerata con 204 euro; Vercelli con 205 euro; Udine con 211 euro; Pordenone con 214 euro.

Le altre posizioni

Nelle città metropolitane la tassa sui rifiuti pesa per 508 euro all’anno a nucleo a Genova; a Napoli per 493 euro; a Reggio Calabria per 487 euro; a Catania per 475 euro; a Cagliari per 450 euro; a Bari per 427 euro; a Venezia per 364 euro; a Torino per 357 euro; a Palermo per 345 euro; a Firenze e Roma per 326 euro; a Milano per 306 euro; a Messina per 303 euro e a Bologna per 228 euro. La Uil sottolinea che «se si considera l’impatto sul reddito netto medio familiare» il peso del tributo «risulta più elevato al sud e nelle isole, con un’incidenza della Tari pari all’1,34%, ossia più del doppio rispetto allo 0,64% registrato nel nord-est.

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