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Ue-Egitto, firmata intesa per 7,4 miliardi di aiuti. Al Sisi: «Siamo contrari all'attacco di Israele a Rafah»

6 mesi fa 27
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Il presidente dell'Egitto, Abdel Fattah Al Sisi, e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, hanno firmato la Dichiarazione congiunta sul partenariato strategico Ue-Egitto, al termine del vertice al Cairo. L'accordo prevede un pacchetto da 7,4 miliardi di euro che Bruxelles destinerà al sostegno de Il Cairo fino al 2027: un primo miliardo subito per risanare le casse dello Stato, poi altri 4 di aiuti oltre a prestiti e sovvenzioni. L’obiettivo dichiarato è accompagnare le riforme economiche e sociali dell’Egitto, contribuire a mitigare l’impatto delle attuali crisi in corso in Africa e nel Medio Oriente e sostenere il Paese nel rafforzamento delle capacità di controllo delle frontiere terrestri e marittime per fronteggiare l’emergenza migranti. Su quest’ultimo punto si è parlato di un accordo sul “modello” di quello siglato con la Tunisia nel settembre scorso. «Questa iniziativa è il modo migliore per far fronte al flusso migratorio, e apprezziamo gli sforzi dell’Egitto in questo senso. Aspiriamo a lavorare insieme più di prima per aiutare gli Stati di origine e quelli di transito» con «investimenti e assistenza per prevenire l’immigrazione illegale, per aiutare questi Stati a fronteggiare i trafficanti di migranti», ha detto Giorgia Meloni.

Meloni in Egitto incontra Al Sisi insieme a Von der Leyen

Egitto partner affidabile

L'Unione europea «riconosce l'Egitto come partner affidabile e il suo ruolo geostrategico unico e vitale di pilastro della sicurezza, della moderazione e della pace nella regione del Mediterraneo, del Vicino Oriente e dell'Africa», si legge nella Dichiarazione. «L'Egitto e l'Ue continueranno a lavorare per costruire un'agenda positiva per la prosperità e la stabilità.

L'Egitto e l'Ue continueranno a lavorare sui loro impegni per promuovere ulteriormente la democrazia, le libertà fondamentali e i diritti umani, la parità di genere e le pari opportunità, come concordato nelle priorità del partenariato», recita ancora l'accordo.

Al Sisi e le relazioni bilaterali con l'Italia

Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi, dopo l'incontro bilaterale con il primo ministro italiano Giorgia Meloni a margine del vertice egiziano-europeo, ha sottolineato lo «slancio delle relazioni bilaterali negli ultimi tempi» e che, durante il colloquio, sono state passate in rassegna «le modalità per potenziare la cooperazione in vari settori». Con Giorgia Meloni - afferma una nota della presidenza egiziana - si è discusso della «cooperazione congiunta nei settori della sicurezza alimentare e della produzione agricola», e del «partenariato tra i due Paesi nel settore agricolo per la rivalutazione del territorio con l'obiettivo di trasferire in questo campo tecnologie avanzate italiane, al fine di massimizzare il ritorno di questi progetti e aprire gli orizzonti delle esportazioni alimentari dall'Egitto all'Europa».

Il flusso dei migranti

 Al Cairo era presente anche Giorgia Meloni. «Questa iniziativa tra Ue ed Egitto è il modo migliore per far fronte al flusso migratorio, apprezziamo gli sforzi dell'Egitto in questo senso, e aspiriamo a lavorare insieme più di prima per aiutare gli Stati d'origine e quelli di transito» attraverso «investimenti e assistenza per prevenire l'immigrazione illegale, per aiutare questi Stati a fronteggiare i trafficanti di migranti», ha detto. Il premier ha quindi ricordato il Piano Mattei, spiegando che «l'Italia ha un piano con gli Stati africani che è in fase di realizzazione e ammonta a 5 miliardi di euro, e l'Egitto ne fa parte». 

La questione palestinese

«Noi e i leader europei abbiamo concordato di respingere l'ipotesi di un'operazione militare da parte di Israele a Rafah, che raddoppierebbe la misura della catastrofe umanitaria di cui soffrono i civili nella Striscia di Gaza» ha detto il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi al vertice Egitto-Ue. L'Egitto, in particolare - ha aggiunto - afferma il suo rifiuto di ogni spostamento forzato di palestinesi oltre la Striscia, che avrebbe come effetto una liquidazione della causa palestinese, che l'Egitto respinge apertamente». La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dal canto suo  ha elogiato il presidente egiziano, Abdel Fattah al- Sisi, per gli «sforzi personali» volti a mediare un cessate il fuoco e a far arrivare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

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