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Alessandra Todde, cosa succede ora in Sardegna: dal ricorso fino al voto del Consiglio. La maggioranza Pd-M5s sconfesserà i giudici?

6 giorni fa 3
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Un ricorso al giudice di secondo grado. E un passaggio in Consiglio regionale, con tempi che però al momento restano piuttosto incerti. Sono questi i prossimi passi della vicenda che ha portato alla dichiarazione di decadenza della presidente della Sardegna Alessandra Todde. L'esponente del Movimento, la prima pentastellata a guidare una Regione (eletta nel febbraio 2024 con il sostegno del "campo largo" Pd-M5S), secondo il Collegio regionale di garanzia elettorale della Corte d’appello avrebbe commesso irregolarità nel rendicontare le spese sostenute in campagna elettorale

Alessandra Todde, gli errori nella rendicontazione della campagna elettorale

Nel provvedimento datato 20 dicembre (ma notificato il 3 gennaio) i giudici parlano di «totale inosservanza della normativa che disciplina la rendicontazione delle spese elettorali», motivo per cui oltre alla decadenza a Todde viene comminata anche una sanzione da 40mila euro. Secondo quanto emerso, come riporta oggi La nuova Sardegna, nel rendiconto presentato dai 5 Stelle, a firma del senatore Ettore Licheri, compaiono 90.570 euro di finanziamento, a fronte di spese per 90.629 euro. Si tratterebbe per la maggior parte di donazioni dal M5s nazionale, 55mila euro, e 18mila euro dal Pd. Per il resto si tratta invece donazioni singole di parlamentari. Ma non è chiaro se le cifre «indicate nei documenti depositati afferiscano alle spese della singola candidata alla carica di Presidente o alla campagna elettorale dei candidati alla carica di consigliere sostenuti dal Movimento».

Errori definiti da più parti piuttosto grossolani: nei documenti mancherebbe anche l'indicazione il mandatario, ossia del garante che si fa carico di tutti gli atti legati alla campagna. E non sarebbe stato  utilizzato un conto corrente dedicato per le spese elettorali, previsto per legge. Vi sarebbero state poi grosse discrepanze tra le spese effettuate e quelle rendicontate. Secondo lo staff di Todde però questo aspetto si spiega con un errore materiale: alcune fatture sarebbero state presentate due volte. 

Todde decaduta, il ricorso per rimanere in carica

Contestazioni rispetto alle quali Todde ha già presentato una memoria difensiva. La presidente ha anche annunciato che intende impugnare l'atto, con un ricorso che dovrà essere esaminato dai giudici di secondo grado. E che potrebbe quindi interrompere, o quantomeno rimandare, l'iter della decadenza, che dovrebbe essere ratificata dal Consiglio regionale. Dove esiste una maggioranza Pd-M5S che sostiene la governatrice, e che quindi difficilmente potrà dire sì a cuor leggero alla richiesta del collegio di far decadere Todde da consigliera (e quindi da presidente). Quest'ultimo punto però è dibattuto: in teoria il Consiglio dovrebbe limitarsi a convalidare l'ordinanza, senza molti margini di manovra. E c'è chi fa notare che smentire un provvedimento dei giudici non sarebbe un passo facile, soprattutto per un Movimento che indica nel rispetto della legalità la propria stella polare. 

Il centrosinistra confida insomma nel ricorso. Con la decisione che potrebbe spettare al Tar della Sardegna. In caso di conferma della decadenza però, la palla passerà inevitabilmente al Consiglio. Dove si aprirà una partita tutta politica. Con M5S e Pd che, almeno per ora, difendono la governatrice: «Vada avanti». Mentre il centrodestra chiede di «approfondire» la vicenda. Con, sullo sfondo, lo spettro di un ritorno alle urne. 

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