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È scoppiata la guerra dei dazi, innescata da Donald Trump. Il presidente degli Usa, come annunciato, ha scelto il protezionismo imponendo tasse salate sulle importazioni da Cina, Canada e Messico e ha annunciato che anche l'Europa subirà la stessa sorte. Questi Paesi – e in particolare quelli della Ue – portano infatti in dote agli Usa un bilancio commerciale fortemente sbilanciato a favore delle importazioni.
Il tema tiene banco anche a Otto e Mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber su La7, dove nella puntata di lunedì 3 gennaio tra gli ospiti figura anche Massimo Cacciari, il filosofo del Pd. E la Gruber gli chiede se "questa minaccia dei dazi è una politica economica nuova oppure abbiamo inaugurato l'era del bullismo in politica?".
Da par suo Cacciari risponde spiegando che Trump conta su una "risposta divisa, contraddittoria, tra tutti i paesi che possano venire colpiti da questa politica nazionale". Poi rimarca come gli Stati Uniti, che "sono sotto con tutti", possano spingere anche l'Europa verso una posizione di debolezza. L'ex sindaco di Venezia aggiunge: "Trump si fida di una risposta debolissima, grazie alla potenza economica e militare. Si fida di una sua egemonia politica complessiva. Perché altrimenti, se la risposta non fosse compatta, sarebbe un suicidio per gli Usa".
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In conclusione, Cacciari ha evidenziato che, più che un mero "bullismo politico", le misure degli Usa sono "politiche da impero in crisi, che non sa bene che cosa vuole, che non sa bene dove andare". A suo avviso, "queste sono politiche pericolose, che possono essere anche pericolose per gli altri paesi", soprattutto perché "l'Europa non ha alcuna politica e di questo si fida Trump", conclude Massimo Cacciari. Già, questa Ue come accade quasi sempre non sa che pesci pigliare...