Gli Stati Uniti stanno indagando per valutare se Israele abbia violato o meno la legge internazionale di guerra. I Paesi che ricevono armi dagli Usa si devono attenere al diritto internazionale e non devono bloccare le attività umanitarie. Israele ha presentato assicurazione che dice che le armi fornite dagli Usa non sono usate per violare le leggi umanitarie a Gaza.
Ieri, almeno 12 persone sono annegate al largo della costa di Gaza mentre cercavano di recuperare pacchi di aiuti che erano stati lanciati in mare, hanno detto i paramedici palestinesi. Hamas dopo l’incidente ha chiesto la fine dei lanci aerei, definendoli «offensivi, sbagliati, inappropriati e inutili».
Dopo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco immediato a Gaza, passato grazie all’astensione degli Stati Uniti dal voto, le forze israeliane hanno colpito obiettivi in tutta Gaza. Il ministro degli Esteri israeliano ha detto che il Paese «non cesserà il fuoco».
I colloqui diplomatici in Qatar tra Israele e Hamas non sembrano essere stati influenzati negativamente dalla risoluzione, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri del Qatar.
Sul campo nella Striscia, l'esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso 180 persone nel raid contro l'ospedale Al-Shifa di Gaza City, che è alla seconda settimana. Un generale israeliano ha promesso di restare finché «l'ultimo terrorista non sarà nelle nostre mani». Testimoni dicono che centinaia di civili sono intrappolati all'interno.
Ieri pomeriggio, poi, Israele ha ucciso il reso noto di aver ucciso Marwan Issa, vice comandante del braccio armato di Hamas, in un raid mirato che si sarebbe svolto lo scorso 11 marzo.
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