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I soccorritori stimano possano mancare tra le 24 e le 30 ore perché la barella con Ottavia Piana possa essere finalmente portata fuori dalla grotta 'Abisso Bueno Fonteno', nel Bergamasco, nella quale la speleologa trentaduenne è bloccata da sabato pomeriggio, quando è caduta di schiena da un'altezza di oltre cinque metri mentre esplorava un tratto ancora poco noto della cavità naturale, riportando diverse ferite. A stasera sono stati infatti percorsi circa due terzi del tragitto di quattro chilometri tra il luogo dell'incidente e l'uscita della grotta.
I soccorsi
Le attività di soccorso stanno proseguendo ininterrottamente da sabato sera quando, attorno alle 22, è scattato l'allarme: l'incidente risale invece alle 16 precedenti, ma le comunicazioni nella grotta sono praticamente impossibili. Proprio i soccorritori hanno dovuto installare una linea telefonica con il filo per poter dialogare con il personale sanitario e del Soccorso alpino che si trova con Ottavia Piana, le cui condizioni sono stazionarie. La scorsa notte è stata fatta riposare, visto che non dormiva praticamente da sabato. «Si è conclusa la parte più difficile del percorso, quella con gli ambienti più stretti ed è stato ultimato quindi il lavoro dei disostruttori. Ottavia parla, collabora e racconta delle sue esplorazioni nell'abisso Bueno Fonteno», hanno riferito oggi i soccorritori.
Il tragitto per uscire
È chiaro che già in condizioni normali il tragitto per uscire dalla grotta richiederebbe circa quatto ore. Con la barella e con la trentaduenne ferita i tempi sono però molto più diluiti e le squadre del Soccorso alpino si stanno dando via via il cambio. All'esterno della grotta, i vigili del fuoco del Nucleo speleo alpino fluviale del comando di Bergamo hanno provveduto, in collaborazione con lo stesso Soccorso alpino, a bonificare l'area boschiva dalla quale, una volta riportata fuori dall'abisso, potrebbe essere issata con un verricello la barella con Ottavia Piana, per essere poi trasferita con l'elisoccorso in ospedale. La squadra ha anche messo in sicurezza il percorso impervio di accesso alla grotta e che potrebbe essere utilizzato per il trasporto della speleologa, qualora non fosse possibile effettuare il soccorso in elicottero con il verricello. Tutto dipenderà anche dall'orario di uscita, al termine delle operazioni.
Il punto
Oggi pomeriggio i soccorritori hanno anche fatto il punto sulle attività in corso durante un vertice in Prefettura a Bergamo. «L'auspicio di tutti è che la speleologa Ottavia Piana possa al più presto essere condotta in salvo per le cure necessarie. L'attività di recupero speleologico continuerà a essere seguita dalla Prefettura e da tutte le componenti dei soccorsi, con l'attenzione che merita la salvaguardia della vita umana», ha detto il prefetto di Bergamo, Luca Rotondi, al termine dell'incontro, cui hanno preso parte tutte le componenti istituzionali, le forze di polizia e del volontariato che stanno partecipando alle operazioni di recupero e alle attività inerenti la logistica, l'organizzazione e i provvedimenti amministrativi connessi al soccorso. «L'incontro ha consentito di fare il punto sullo stato delle attività di recupero che presentano numerosi aspetti critici, dalle condizioni della paziente, alla impervietà dei passaggi che devono essere resi più ampi mediante piccole demolizioni, manuali o, con le dovute cautele, realizzate tramite cariche esplosive - spiega una nota della Prefettura -. Circa 80 volontari speleologi soccorritori si stanno dando il cambio per il trasporto della barella e per le attività di disostruzione, con interventi e turni estremamente faticosi. Il ringraziamento del prefetto si è rivolto in modo particolare al Soccorso alpino, ai vigili del fuoco, al sindaco e alla comunità di Fonteno che in questi giorni sta collaborando e accogliendo i soccorritori con la generosità e l'operosità proprie della Val Seriana».