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Russia, la flotta ombra nel Mediterraneo: il buco (misterioso) di 4 giorni nella rotta e il piano di fuga dalla Siria verso la Libia. E la Yantar si muove

6 giorni fa 2
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La flotta ombra russa è nel Mediterraneo, ormai da giorni. Oltre alla Sparta, già nei nostri mari da tempo e protagonista delle operazioni di soccorso dell'Ursa Major affondata a Natale, altre tre navi hanno oltrepassato lo Stretto di Gibilterra. Il gruppo è composto da due navi cargo, la Sparta II e la Baltic Leader, oltre alla petroliera General Skobelev. Queste imbarcazioni sono partite da San Pietroburgo poco prima di Natale e sono attualmente in rotta (almeno ufficialmente) verso Port Said, nel nordest dell'Egitto.

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La flotta russa diretta in Siria

In realtà la flotta russa sembra destinata a raggiungere il porto di Tartus, in Siria, per fare seguito al piano di evacuazione di truppe e attrezzature dopo la caduta del governo Assad, alleato di Putin. La tattica utilizzata è spesso la stessa: si dichiara un porto, in questo caso l'Egitto, poi a metà viaggio la destinazione dichiarata viene cambiata. L'arrivo a Tartus, secondo fonti, è previsto per l'8 gennaio. Forse anche prima. Le tre imbarcazioni sono state sorvolate da un aereo P-3C dell'aeronautica militare portoghese durante una missione di sorveglianza sulla zona economica esclusiva del Portogallo, con particolare attenzione alle navi di paesi non appartenenti alla Nato.

Três navios russos BALTIC foram identificados e acompanhados, esta manhã, pela Força Aérea durante uma missão de patrulhamento destinada a garantir a proteção e integridade do espaço marítimo sob jurisdição nacional.

Saiba mais em: https://t.co/ERdABOMFD0 pic.twitter.com/jhWw3cFvcZ

— Força Aérea Portuguesa (@fap_pt) January 2, 2025

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Il piano verso la Libia

Poi cosa succederà? La Russia caricherà equipaggiamento militare e armi a bordo delle due navi cargo Sparta e Sparta II che poi trasporteranno l'equipaggiamento in Libia. Il Wall Street Journal ha inoltre riferito che Mosca è pronta a spedire in Libia anche i moderni sistemi di difesa aerea. Le altre imbarcazioni sono in fase di preparazione per rimuovere personale o equipaggiamento militare, sebbene il Cremlino stia continuando a negoziare con l'emergente regime siriano per mantenere almeno una base d'appoggio nel Paese. È stato anche riferito che la Russia ha un ponte aereo in corso per evacuare truppe ed equipaggiamento. Per spostare tutto il materiale dalla Siria alla Libia sembra siano necessari fino a 25 trasporti militari. 

Il mistero dei 4 giorni di buco della Sparta

Il 29 dicembre poco dopo le 16, la nave russa Sparta ha trasmesso la sua posizione per l'ultima volta dopo aver navigato in maniera anomala nelle ore precedenti, abbandonando la sua rotta originale verso est. Come riporta Itamilradar, poco prima, la nave aveva cambiato la sua destinazione dichiarata da Port Said a un generico «To order». Questa pratica non è insolita e viene utilizzata per lanciare prima una destinazione falsa prima di dirigersi verso l'obiettivo reale, in questo caso la Siria. Ad accompagnare Sparta c'erano altre due navi da trasporto della Marina russa insieme alla nave cargo Ursa Maior, affondata in circostanze misteriose poco dopo essere entrata nel Mediterraneo. Dopo essere scomparsa per quattro giorni, Sparta ha ripreso a trasmettere la sua posizione il 2 gennaio poco dopo le 13 facendosi individuare a sud di Creta a una velocità di 10 nodi. Quattro giorni per completare una rotta che solitamente necessita di appena qualche ora di navigazione. Cosa è successo in quell'arco temporale? Dove si trovava la Sparta?

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Russian intelligence vessel YANTAR is entering the naval base of Alexandria, Egypt. YANTAR last famous for threatening Ireland / UK / West by lighting up her AIS on top of subsea infrastructure. Usually runs with AIS dark but was known to be somewhere in the Med. No sign of other RU celebrities.

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— auonsson (@auonsson.bsky.social) 31 dicembre 2024 alle ore 10:36

Individuata la nave spia Yantar

Da settimane nel Mediterraneo, la nave spia Yantar è stata finalmente individuata: è entrata il 31 dicembre nella base navale di Alessandria d'Egitto, uscendone due giorni fa. Dopo aver attraversato il Mar Baltico e superato lo stretto di Gibilterra, con tanto di incontro ravvicinato con la portaerei americana Truman (scortata dalla fregata italiana Carabiniere), era entrata nel Mediterraneo. L'ultimo avvistamento risaliva a circa un mese fa dove fece fatto tappa nel porto di Algeri. Da quel momento però, si erano perse le tracce. Ma perché preoccupa tanto? La Yantar è specializzata in ispezioni marittime in acque profonde ed è nota per essere utilizzata da Mosca per monitorare i cavi sottomarini. E per monitorare si intende anche sabotaggi, come avvenuto nel Mar Baltico lo scorso 19 novembre. La nave russa ha inoltre condotto missioni simili nel tratto di mare tra il Regno Unito e l'Irlanda.

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