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Trova gratta e vinci da 2 milioni ma non divide con gli amici? Il verdetto del giudice

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Giordano Tedoldi 19 settembre 2024

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Per tutti coloro la cui formazione letteraria si è basata su “Topolino”, e non sugli orridi supereroi, la fortuna avrà sempre il volto di Gastone, l’azzimato dandy in giacca verde e ghette che non ha mai lavorato in vita sua, essendo mantenuto dai tesori ritrovati quotidianamente grazie alla sua sfacciata fortuna. Fuori dalle strisce dei fumetti, personaggi folgorati da una fortuna svergognata quasi come quella di Gastone sono rari, ma non inesistenti.

Si prenda il caso del piastrellista brasiliano Ricardo T. di 43 anni, residente a Monzambano (Mantova) ma perlopiù operante nel Veronese. L’artigiano aveva la peculiare abitudine – evidentemente fiducioso nella sua buona stella – di acquistare interi blocchetti di Gratta e Vinci, e nel febbraio 2021 i suoi sforzi sono coronati dal successo: a Modena gratta un biglietto vincente del valore di 800mila euro. Ricardo impazzisce di gioia, come avrebbe fatto chiunque, e dona anche a un amico la non insignificante somma di 20mila euro.

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Ma la dea bendata gli serba ancora qualcosa. Non passano neanche venti giorni - curioso come la cifra 20 ritorni in questa vicenda...- che Ricardo T., visto che l’appetito vien mangiando, trovandosi a Peschiera del Garda, acquista altri 5 tagliandi da... sì, 20 euro l’uno. A quel punto la realtà supera la fantasia (dei fumetti): l’artigiano gratta il biglietto con la vincita massima, quella da 2 milioni di euro. Giunto alla fulgida acme della buonasorte, non poteva che seguire una discesa, e così comincia per Ricardo T. una strana avventura che non solo rischia di fargli vedere la strepitosa vincita solo col binocolo, ma anche di fargli beccare tre annidi carcere. Il capovolgimento comincia quando il vincitore si reca in una banca di Peschiera del Garda per riscuotere. Niente da fare: il secondo centro in un intervallo di tempo tanto ristretto aveva insospettito la Banca d’Italia, la quale aveva segnalato l’uomo alla Guardia di Finanza, bloccando il pagamento del premio. Il nostro giocatore era sospettato nientemeno di avere ricevuto una soffiata da qualche conoscenza negli ambienti di Lottomatica, la concessionaria che distribuisce i Gratta e Vinci. Questo primo scoglio viene rapidamente superato: gli accertamenti dissipano i dubbi, le vincite sono frutto di invidiabile fortuna, non di truffa.

Ma Ricardo deve vedersela con un secondo ostacolo, ancora più temibile dei sospetti della Banca d’Italia e dei finanzieri, quello rappresentato da due amici, e tutti conosciamo il noto proverbio: “Dagli amici mi guardi Iddio” ecc. I due affermano che Ricardo si sarebbe intascato un bottino che, in realtà, ci si era accordati di spartire equamente, perché il Gratta e Vinci era stato comprato in società. E procedono a denunciare il presunto reo, chiedendo che l’amico versi loro ben 540mila euro ciascuno. Dopo tre anni di battaglia legale, lunedì la giudice ha emesso la sentenza: Ricardo T. è «assolto dal reato di appropriazione indebita perché il fatto non sussiste». All’ascolto della sentenza, riferiscono le cronache, l’uomo si è messo a piangere e ha abbracciato a lungo la moglie, anch’ella in lacrime dalla gioia.

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Fondamentali, per la difesa, l’esame dei tabulati telefonici che hanno smentito alcuni testimoni a carico, e il fatto che, come abbiamo detto, in occasione della prima vincita l’artigiano non avesse affatto ghermito la vincita tenendola tutta per sé, ma avesse beneficato un amico con una discreta donazione. Respinto l’assalto dei due ex soci - che si facevano forti del fatto che, in effetti, Ricardo T. nel tentativo di farsi pagare la seconda vincita dalla banca aveva effettivamente detto al cassiere che erano coinvolte anche altre persone (ma la giudice non l’ha ritenuto un apporto significante, avrebbe potuto dirlo solo per farsi pagare) – finalmente il nostro fortunatissimo piastrellista potrà godersi la mirabolante somma di due milioni di euro a sua piena discrezione, sempre che non vorrà tentare – alla Gastone Paperone – di incrementare il suo tesoro con l’acquisto di ulteriori tagliandi.

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