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Un gruppo di giovani neolaureati, senza esperienza governativa e reduci da collaborazioni nelle sue aziende. Questo il ritratto della squadra scelta da Elon Musk per cercare di prendere il controllo delle infrastrutture del governo federale statunitense. Un fatto, questo, che sta allarmando (e non poco) dipendenti pubblici ed esperti, preoccupati dalla mancanza di competenze di questi ragazzi - tutti di età compresa tra i 19 e i 24 anni - e dalle ripercussioni sulla nazione.
Il piano di Musk
Inizia a prendere forma sempre di più il piano di Elon Musk per controllare il governo degli Stati Uniti.
Secondo quanto riportato da Wired, l'imprenditore sudafricano avrebbe infatti organizzato un'operazione per cercare di prendere il controllo delle infrastrutture governativo. In che modo? Sfruttando un gruppo di giovani neolaureati con un passato nelle sue aziende. Secondo la rivista, il patron di Tesla avrebbe infatti "ingaggiato" sei ragazzi di età compresa tra i 19 e i 24 anni, che pur non avendo esperienza nel settore stanno ricoprendo ruoli importanti nel progetto del Dipartimento per l'efficienza del governo (Doge), l'ente guidato proprio da Musk incaricato di "modernizzare la tecnologia e i software federali per massimizzare l'efficienza e la produttività del governo".
Le figure chiave
A svelare i nomi delle sei figure di Musk è stato sempre Wired, che ha provato - senza ricevere risposta - a chiedere chiarimenti ai diretti interessati. Al momento dei ruoli ricoperti da Akash Bobba, Edward Coristine, Luke Farritor, Gautier Cole Killian, Gavin Kliger e Ethan Shaotran si sa quindi ben poco, se non che lo scorso 2 febbraio, insieme al gruppo di fedelissimi di Musk, hanno provato ad accedere impropriamente a informazioni riservate e ai sistemi di sicurezza dell'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid). Tentativo, questo, sventato dagli alti funzionari dell'ente, che però successivamente sono stati messi in congedo.
Il loro passato
Se Akash Bobba ha lavorato come stagista per l'hedge fund Bridgewater associates e prima ancora ha fatto uno stage sia a Meta che a Palantir, Edward Coristine la scorsa estate ha lavorato per tre mesi a Neuralink, l'azienda di Musk che sviluppa impianti cerebrali. Percorso simile anche per Luke Farritor, ex stagista di SpaceX e attualmente borsista della fondazione di Thiel, e Gavin Kliger, consulente speciale del direttore dell'Opm e collaboratore nell'azienda di AI Databricks. Ethan Shaotran, invece, ha fondato una startup con il finanziamento di OpenAI, Energize AI, oltre a classificarsi secondo in un hackathon organizzato da xAI ottenendo anche una sovvenzione di 100mila dollari da OpenAI per costruire un assistente AI per la programmazione, chiamato Spark. Infine, Gautier Cole Killian è attualmente indicato come volontario al Doge, ma in passato ha lavorato come ingegnere per la società di trading Jump trading.
I timori
Moltissimi i timori degli esperti. «Quello a cui stiamo assistendo non ha precedenti: questi soggetti, che non sono veri e propri funzionari pubblici, hanno accesso ai dati più sensibili del governo - ha affermato Don Moynihan, professore di politiche pubbliche presso l'Università del Michigan. - Sappiamo davvero poco di quello che sta succedendo. Il Congresso non ha la possibilità di intervenire e monitorare ciò che sta accadendo, dal momento che non stiamo parlando di funzionari pubblici. Sembra un'acquisizione ostile dell'apparato governativo da parte dell'uomo più ricco del mondo». Preoccupazioni, queste, condivise anche da Nick Bednar, professore della facoltà di giurisprudenza della stessa università: «Considerando che questi individui esercitano quello che in altri casi sarebbe un controllo manageriale relativamente significativo su due agenzie molto grandi e che si occupano di temi molto complessi, è molto improbabile che abbiano le competenze necessarie per comprendere la legge o le esigenze amministrative di questi enti».